I gemelli Paris ed Egidio Cellini hanno compiuto ieri 100 anni. Sono nati a Morolo il 15 gennaio 1920 da papà Angelo e mamma Cecilia Paola. Una vita insieme tra le campagne...
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Egidio e Paris erano dei pastori che maggiorenni hanno dovuto affrontare la Seconda guerra mondiale. Il bersagliere Egidio riesce a sopravvivere a tre anni di prigionia nel gelo della Russia, il fante Paris cade più volte nelle mani degli inglesi in Grecia dopo essere stato anche in Albania. Al ritorno in Italia ognuno prende la propria strada. Egidio diventa muratore, Paris una guardia carceraria. Entrambi si sposano e hanno tre figli; tre maschi Paris, due femmine e un maschio Egidio. Paris oggi ha sei nipoti e due pronipoti.
Malgrado la povertà degli anni della guerra, i sacrifici per portare avanti le famiglie e l’impossibilità di studiare, non hanno rinunciato a farsi una cultura per proprio conto. Entrambi, infatti, scrivono poesie e Paris è anche un bravo pittore e scultore. Nelle sue opere non manca mai Morolo, soprattutto la montagna. Lo scorso agosto Paris ha partecipato anche alla Festa della Montagna sui Monti Lepini nella sua Morolo. Usa regolarmente un telefono cellulare. Egidio, purtroppo, da qualche anno ha difficoltà a camminare. Tra l’altro i fratelli hanno grande amore per la natura e la caccia.
Ma qual è il segreto della loro longevità? Rispondono sorridendo: il cibo. Mangiano di tutto ogni giorno e per entrambi non manca mai un bicchiere di vino rosso ad ogni pasto. Tagliatelle al sugo, polenta con le aringhe, frittelle con le mele e baccalà sono i piatti preferiti di Paris, mentre ravioli ricotta e spinaci, brodo di gallina, torta di mele quelli di Egidio. L’amministrazione comunale di Morolo con in testa il sindaco Gino Molinari e l’assessore Clarissa Silvestri hanno omaggiato i neo centenari con una targa ricordo. Ieri la prima festa per loro tra l’intimità delle famiglie, domenica quella più grande con 130 invitati in un ristorante di Palestrina. «Cucineremo noi i cibi che amano» promettono i figli che presto li porteranno di nuovo nella piazza principale di Morolo.
Emiliano Papillo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero