Edilizia, il monito dell'Ance Frosinone: «Prorogare la scadenza del Superbonus 110%»

In foto Angelo Massaro, presidente Ance Frosinone
Regge il settore edile nella Provincia di Frosinone, nonostante la crisi sanitaria in corso. Nell'ultimo trimestre del 2020 si registra una flessione minima dei salari della...

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Regge il settore edile nella Provincia di Frosinone, nonostante la crisi sanitaria in corso. Nell'ultimo trimestre del 2020 si registra una flessione minima dei salari della Cassa edile provinciale, di circa 21 mila euro, ma sono in aumento le imprese attive, 40, e il numero dei lavoratori iscritti, 136.




Questo uno dei molti dati commentati ieri mattina dal presidente dell’Ance Frosinone, Angelo Massaro, nel corso di una videoconferenza. «Nonostante la crisi pandemica – ha commentato– questo quadro rappresenta come le imprese edili del nostro territorio hanno mostrato capacità di mantenere la propria forza lavoro».

Diverse le attività portate avanti da Ance Frosinone, come attività di supporto alle imprese con gruppi di consulenza in materia fiscale e tributaria. Convenzioni con vari gruppi bancari per attività di superbonus. «I nostri uffici – ha spiegato il presidente- stanno svolgendo una funzione di sportello informativo a livello territoriale».  Oltre ciò, una convenzione con l’Associazione degli amministratori di condominio provinciale, per favorire una migliore conoscenza degli incentivi per le ristrutturazioni. «Sul tema degli investimenti pubblici, e Next Generation EU – ha dichiarato Massaro- stiamo avviando un nuovo percorso di incontri con gli amministratori locali».


In Provincia, tra l’altro, risultano già presentati 82 progetti, per circa 54 milioni, per investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Questi interventi, hanno dei termini precisi per esser attuati: «Faccio un appello agli amministratori pubblici – dichiara Massaro- Dobbiamo fare in fretta»


La situazione nel Paese

Nel 2020, si è registrata una flessione degli investimenti in costruzioni del -10% rispetto all’anno precedente, anche a causa del blocco dello scorso lockdown. L’occupazione nel settore delle costruzioni, nei primi undici mesi del 2020 denota però un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «Anche il dato nazionale – chiosa Massaro- conferma la tenuta del sistema edile».


Tra i tanti passaggi della conferenza, uno sullo stato delle opere pubbliche: «L’apertura del 2021 risulta caratterizzata da una tendenza negativa, soprattutto nel numero di gare pubblicate, ma per il futuro Ance stima una crescita superiore al 7% rispetto al 2020. Nonostante le oggettive difficoltà siamo ottimisti».


Sui provvedimenti governativi, l'Ance Frosinone si è detta soddisfatta per il Cura Italia e successive modifiche, per la sospensione delle rate dei prestiti e per le procedure di accesso ai fondi di garanzia PMI. Perplessità per il sistema di ammortizzatori sociali ed il blocco dei licenziamenti. «Inoltre – spiegano- ci attendevamo provvedimenti che garantissero le imprese verso l’incremento dei costi aziendali per l’emergenza sanitaria e la diminuzione della produttività». 


L’Incentivo e le proposte

Viene stimato dall’Ance che il 40% delle imprese dichiara di avere già ordini per interventi di superbonus 110%. È previsto un incremento di fatturato di circa il 10%. «La scadenza – dichiara Massaro- va prorogata a dicembre 2023. Con quella attuale, al 2022, si rischia di non potere usufruire del bonus per i lavori nei grandi condomini, ma solo in piccoli interventi. La cosa più problematica è quella delle autorizzazioni».


L’Ance nazionale delinea poi altre priorità, oltre il prolungamento del bonus. Come, ad esempio, semplificare le procedure per fare ripartire i cantieri, una procedura autorizzativa semplificata e una PA rafforzata, svoltare verso una rigenerazione urbana sostenibile, e un’attenzione specifica ad una politica industriale per il settore delle costruzioni. 


Infine, Massaro conclude: «Il nostro sistema bilaterale con la scuola edile e la  Cassa Edile, può offrire un valido contributo per immunizzare il personale del nostro settore».

 

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Il Messaggero