La crisi del settore delle costruzioni ha colpito un’altra azienda del Cassinate. Ieri la ditta Musilli di San Vittore del Lazio, che produce manufatti in cemento, ha...
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Uno dei soci dell’azienda Pietro Musilli ha spiegato le cause: «Purtroppo siamo entrati in crisi nel 2012. Vantiamo crediti con due società per circa 4 milioni di euro. Abbiamo resistito fino ad oggi nella speranza di una ripresa, ma non è stato possibile far fronte alle perdite nonché ai debiti contratti per andare avanti. Siamo costretti a cessare l’attività». Il dramma dei lavoratori è stato riassunto da uno di loro: «Abbiamo famiglie e mutui, stipendi arretrati e non sappiamo più dove attingere per andare avanti. La situazione è critica». I
n un anno hanno chiuso una decina di piccole aziende delle costruzioni per mancanza di commesse a causa del mancato avvio di piccole e grandi opere pubbliche. I sindacati hanno spiegato al presidente Tajani che il Sud della provincia è rimasto fuori dall’area di crisi complessa di Frosinone e quindi le aziende non possono usufruire degli ammortizzatori sociali in deroga. E quindi hanno auspicato un intervento presso il governo per far allargare l’area a tutta la provincia. Erano presenti all’incontro anche i sindaci di Cassino e di San Vittore. A rendere più drammatica la situazione dei licenziati è l’impossibilità di accedere alla cassa integrazione. Ed ora sperano, almeno, nel pagamento dei sei mesi arretrati di salario da parte della ditta. Tra le ditte che hanno chiuso tra Cassino, Cervaro e San Vittore ci sono Canova e Somace.
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Il Messaggero