Frosinone, madre e figlio trovati con un chilo di cocaina: ecco chi sono gli arrestati

Frosinone, madre e figlio trovati con un chilo di cocaina: ecco chi sono gli arrestati
In viaggio con la cocaina, arrestati mamma e figlio. In manette sono finiti Elisabetta Cervini, una casalinga incensurata di 60 anni ed il figlio Marco Crescenzi, operaio di 40...

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In viaggio con la cocaina, arrestati mamma e figlio. In manette sono finiti Elisabetta Cervini, una casalinga incensurata di 60 anni ed il figlio Marco Crescenzi, operaio di 40 anni già conosciuto alle forze dell’ordine per reati inerenti lo spaccio di droga.

L’operazione congiunta della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dei carabinieri del Norm del comando provinciale è scattata l’altro pomeriggio nel corso di un servizio messo in atto nel capoluogo ciociaro.

Da gli uomini agli ordini del capitano Gianluca D’Alessandro unitamente agli agenti coordinati dal dirigente della Squadra Mobile Flavio Genovesi stavano seguendo i movimenti dei due pusher che secondo gli elementi raccolti rifornivano numerose piazze dello spaccio della provincia ciociara.

L’altra sera dopo aver chiuso il cerchio delle indagini, hanno sottoposto ad un controllo la vettura Hyundai Tucson, condotta dalla casalinga.

Il comportamento sospetto della donna ha indotto le forze dell’ordine ad effettuare una perquisizione accurata sul veicolo. Perquisizione che ha consentito di rinvenire 100 grammi circa di cocaina.

A quel punto carabinieri e poliziotti, sospettando che la casalinga potesse celare nella sua abitazione ubicata a Maniano, zona periferica di Frosinone, altra sostanza stupefacente, hanno esteso la perquisizione al suo domicilio. E proprio nel corso dell’ispezione sono stati rinvenuti, all’interno di una cantina, altri 50 grammi circa di “cocaina. Ma non è tutto: ben occultati in una fioriera, sono stati trovati ulteriori 12 involucri termosaldati sempre di cocaina, del peso complessivo di circa un chilogrammo.

La droga, pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio, avrebbe fruttato circa 90 mila euro. Lo stupefacente è stato sequestrato insieme a materiale vario per il confezionamento.

I due arrestati, difesi dall’avvocato Marco Maietta, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

Nella giornata di domani mamma e figlio, che debbono rispondere di detenzione ai fini di spaccio, dovranno comparire davanti al giudice per le indagini preliminari per la convalida dell’arresto.

Nel frattempo le indagini sul rinvenimento di questo ingente quantitativo di droga proseguono a ritmo serrato. Forte il sospetto che mamma e figlio facessero rifornimento da “grossisti” della Capitale. Ma gli investigatori non escludono nemmeno che per acquistare la droga possano essersi rivolti ad una organizzazione malavitosa campana la cui attività è quella appunto di far arrivare dall’estero la sostanza stupefacente. Polizia e carabinieri sono convinti che questi due arresti rappresentino soltanto la punta dell’iceberg e contano in tempi brevi di poter smantellare l’intera filiera della droga.

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Il Messaggero