Droga e giochi, ecco come i clan investono in Ciociaria

Droga e giochi, ecco come i clan investono in Ciociaria
Reinvestimenti di capitali illeciti nel settore dei giochi e della scommesse, senza tralasciare il traffico di droga e gli appalti.  ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Reinvestimenti di capitali illeciti nel settore dei giochi e della scommesse, senza tralasciare il traffico di droga e gli appalti. 


Nell’istantanea scattata dall’Antimafia, nella relazione Dia-Primo semestre 2019, la Ciociaria si conferma terra appetibile, soprattutto alla criminalità Campana. La provincia di Frosinone, infatti, è interessata dalla presenza di alcune significative espressioni della criminalità mafiosa, soprattutto di clan camorristici di origine casertana, attivi nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Ma anche gioco. 

“Riscontri investigativi - si legge nella lunga relazione - hanno  nel tempo, evidenziato gli interessi dei Casalesi, dei Misso e dei Mazzarella anche nel settore del gioco, utilizzato per il riciclaggio di denaro in settori quali il bingo, la raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le cosiddette new slot". 

La capacità di infiltrazione nel tessuto socio-economico Ciociaro da parte dei sodalizi di matrice camorristica, era già stata evidenziata dall’azione investigativa degli ultimi anni, che ha condotto al sequestro ed alla confisca di beni di provenienza illecita, reinvestiti spesso in attività commerciali.
“Nel semestre in esame - hanno spiegato dalla Dia -  il peso della camorra nel territorio è stato messo in luce dall’esecuzione, il 7 marzo 2019, di cinque ordinanze nei confronti di altrettanti indagati, per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore di Tivoli con il sostegno di personaggi vicini al clan camorristico Rizzo, radicato a Napoli-Centro".


Anche nel territorio di Cassino si è registrata, nel tempo, una crescente proiezione dei sodalizi criminali campani, in particolare casertani.  Nel cassinate si è, infatti, evidenziata la presenza di soggetti appartenenti al clan dei Casalese, agli Esposito di Sessa Aurunca, ai Belforte di Marcianise, ai clan napoletani Licciardi, Giuliano, Mazzarella, Di Lauro ed al clan dei Gionta, originario di Torre Annunziata.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero