Un sistema piramidale, ben organizzato, che comunicava in maniera criptica utilizzando escamotage social, dedito allo spaccio di cocaina ed eroina a Cassino. Un lungo cordone...
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GLI ACCERTAMENTI
Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cassino, sono andate avanti per un anno e mezzo ed anno avuto inizio nel 2015, a seguito della morte, dopo aver assunto eroina, di Santino Antonio Marsella di 45enne anni, trovato cadavere in albergo di Cassino. I carabinieri del capitano Ivan Mastromanno hanno tracciato la rotta dello spaccio ed hanno chiuso il cerchio attorno alle otto persone arrestate ieri mattina e alle quali viene contestato lo spaccio in concorso di eroina e cocaina. Attraverso pedinamenti e osservazione, ma anche mirate perquisizione agli acquirenti è stato possibile ricostruire il presunto giro di spaccio che alimentava la piazza di Cassino. «La coppia campana (Gennaro Peluso e Nunzia Casaburi) - ha spiegato il capitano Ivan Mastromanno durante la conferenza stampa di ieri mattina - dal litorale domitio dalla piazza di spaccio di Napoli Secondigliano approvigiona Luigi Pensati, Ottavio Spada, Carmine Curioso e Patrizia Iovine che, poi, a loro volta, per lo spaccio al minuto si avvalevano di una serie di persone tra cui Antonio Izzi e Virginia Sauchelli».
TUTTO SU WHATSAPP
Il gruppo, stando alle indagini coordinate dal Pm Chiara D'Orefice, adottava un sistema di comunicazione criptico, utilizzare social network (WhatsApp e Facebook) per impedire di tracciare sia le comunicazioni tra loro che quelle con i clienti. Insomma erano molto attenti alle forme di comunicazioni e ogni volta che incappavano nei controlli delle forze dell'ordine usavano cambiare schede telefoniche intestate a terze persone, alcune della quali extracomunitari.
I RISCONTRI
I maggiori riscontri i carabinieri gli avrebbero avuto dalle dichiarazioni degli acquirenti-consumatori di eroina, anche perché nel periodo delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato due pusher locali e sono stati denunciati a piede libero altre quattro persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Tre, invece, i segnalati alla Prefettura di Frosinone quali assuntori di eroina. Il sequestro in totale di droga è stato di 150 grammi di eroina, 100 millilitri di metadone, vari bilancini di precisione, sostanze da taglio e materiale per confezionamento. L'operazione - ha concluso il capitano - riveste una particolare importanza per la lotta allo spaccio a Cassino anche perché il giro di affari e di diverse migliaia di euro al mese. Gli arrestati sono difesi tra gli altri dagli avvocati Giancarlo Corsetti e Mariano Giuliano e a breve compariranno dinanzi al Gip del Tribunale di Cassino, il dottor Salvatore Scalera, per l'interrogatorio di garanzia dove avranno la possibilità di difendersi dalla accuse mosse nei loro confronti.
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Il Messaggero