E' finita male, anzi malissimo la sua vacanza in Spagna: non appena è sceso all'aeroporto di Fiumicino è stato ammanettato con l'accusa di spaccio di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si tratta di G.L.E , di Fiuggi, 18enne da qualche giorno, arrestato dai carabinieri della compagnia di Alatri i quali hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa il 10 giugno scorso dal Tribunale dei Minorenni di Roma.
L'accusa per lui, come detto, è di detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacenti in concorso, reato che sarebbe stato commesso quando era ancora minorenne.
Il 18enne, sarebbe stato parte integrante di un giro di spaccio disarticolato dalla collaborazione di carabinieri e guardia di finanza.
Le indagini sono andate avanti per oltre un anno, iniziate nel febbraio 2018 sono terminate nel marzo 2019. A seguito delle quali, qualche giorno fa, c'è stata l'operazione Synergy, con la quale è stata smantellata una presunta banda - composta prevalentemente da giovani della Città Termale- dedita allo spaccio di hashish e marijuana nell'area nord della provincia di Frosinone.
Un'indagine coordinata dalla Procura di Frosinone e da quella per i Minorenni di Roma, (proprio per il coinvolgimento del 18enne arrestato all'aeroporto di Fiumicino e di un altro minorenne), che ha portato a 10 arresti, tra misure cautelari emesse a seguito delle indagini e persone finite in manette perché arrestate in flagranza di reato.
In totale sono stati sette i ragazzi segnalati alla Prefettura di Frosinone quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Nel periodo delle indagini c'è stato anche il sequestro di oltre quindici chili di droga (tra hashish e marijuana) e la somma contante di oltre euro 40 mila euro ritenuta, dalle forze delle forze dell'ordine, provento dell'attività illecita. In tutto ciò il giovane sarebbe stato parte attiva nello spaccio, per questo al termine delle operazione di rito, è stato associato presso una comunità educativa che si trova in provincia di Viterbo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero