Come comportarsi per non prendere il Covid? Te lo spiega il gioco dell'oca in quarantena

Come comportarsi per non prendere il Covid? Te lo spiega il gioco dell'oca in quarantena
Usare il vecchio gioco dell’oca come mezzo per educare, i più piccoli ma anche i genitori, ai comportamenti corretti per non contrarre il coronavirus. Un’idea...

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Usare il vecchio gioco dell’oca come mezzo per educare, i più piccoli ma anche i genitori, ai comportamenti corretti per non contrarre il coronavirus. Un’idea nata come uno scherzo per passare un po’ il tempo. E che invece ha avuto un grandissimo successo. Tanto da essere stata tradotta in inglese, in spagnolo, ed anche in portoghese, arrivando fino in Sudamerica.

È «L’Oca in quarantena», un gioco da tavolo nato dall’inventiva di una giovane psicologa di Anagni, Maria Vittoria Bigliardo, che lo ha realizzato insieme alle sue colleghe, del dipartimento di psicologia delle risorse umane della Lumsa, Mirifique Icymanishaka e Paola Mazzarone, con il coordinamento della professoressa Paula Benevene.

Il meccanismo è semplice. Come nel tradizionale gioco dell’oca, diversi concorrenti gettano i dadi per avanzare, tra ostacoli vari, fino alla fine del percorso. Solo che, diversamente dal tradizionale gioco, gli ostacoli che si trovano lungo il percorso sono legati all’avere o non avere adottato i comportamenti adeguati contro il Covid. Per cui, ad esempio, se si arriva alla casella in cui si chiede se ci si è lavati o no le mani e non è accaduto, si deve tornare indietro o aspettare un turno. Al contrario, i comportamenti positivi adottati per combattere il covid 19 possono far avanzare più velocemente lungo il percorso, fino ad arrivare alla vittoria finale. Insomma, un gioco per bambini, che però può dare tante utili indicazioni per superare questo periodo di crisi.

«Il gioco - spiega la psicologa anagnina - è nato quasi per caso, durante la prima ondata della pandemia, quando ci trovavamo all’interno della Università in regime di quarantena insieme con alcuni colleghi e la nostra professoressa. A quel punto ci è venuto quasi per scherzo l’idea di riutilizzare il vecchio gioco dell’oca. L’abbiamo creato, e lo abbiamo messo in rete».

La nuova versione del gioco dell’oca ha avuto subito un grandissimo successo: «Lo hanno scaricato in tantissimi - aggiunge la Bigliardo - Non soltanto in Italia ma anche all’estero; è stato tradotto in inglese, in spagnolo ed in portoghese. In Brasile ha avuto un grande successo, anche perché quando è uscito da noi, a metà di aprile, la fase acuta della pandemia stava cominciando a scemare, mentre invece in quella zona, purtroppo, il virus era ancora forte, e quindi è stato più sentita l’urgenza di sviluppare questi buoni comportamenti».

La storia de «L’Oca in quarantena» non finisce qui: «Stiamo pensando anche ad una ulteriore evoluzione del gioco, ad esempio dando la possibilità di giocare on-line». Come si spiega il successo? «C’è senz’altro la semplicità del meccanismo, che riesce a mettere insieme piccoli e grandi. Stimolando attraverso l’elemento ludico, l’acquisizione di comportamenti corretti», conclude la psicologa.

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Il Messaggero