Covid, settimana da dimenticare e altri due decessi. Il virus ha ripreso a correre

Covid, settimana da dimenticare e altri due decessi. Il virus ha ripreso a correre
Covid: una settimana da dimenticare, dov'è stato registrato un notevole incremento dei contagi e si chiude con due morti. A perdere la vita nella giornata di ieri...

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Covid: una settimana da dimenticare, dov'è stato registrato un notevole incremento dei contagi e si chiude con due morti. A perdere la vita nella giornata di ieri è stato un uomo di 76 anni residente a Sora e donna di 90 anni residente a Colfelice.


Ma veniamo ai numeri della settimana. Lunedì 20 giugno ci sono stati 64 positivi; martedì 21 giugno 352; mercoledì 22 giugno 413; giovedì 23 giugno 437; venerdì 24 giugno 510 e ieri 413. Sommando il numero dei positivi dal 20 al 25 giugno il totale dei casi in una settimana è stato di 2.189. La settimana precedente dal 13 al 18 giugno erano stati 1.467. Dunque i casi in più sono stati 722. La forbice dei tamponi eseguiti è stata quasi sempre la stessa (tranne la domenica che scende sotto alle cento unità) e oscilla tra 1700 e 2700. Il rapporto tra tamponi e nuovi casi si è attestato tra il 14 e 18 percento.

LA MAPPA

Ieri il maggior numero dei positivi c'è stato a Veroli con 55 casi. A seguire Cassino 48; Alatri 28; Sora 25; Ripi e Roccasecca 22; Anagni e Piedimonte San Germano 19; Monte San Giovanni Campano 18; Ferentino 17 e Frosinone 16.
Per quel che concerne invece la mappa settimanale il Covid cresce nelle maggiori città della Ciociaria. A Cassino in particolare in cinque giorni i contagiati sono stati 158, vale a dire il 7,2 percento del dato provinciale. C'è poi Veroli con 130 casi, mentre nel Capoluogo sono stati 129, ad Alatri 110 e a Sora 88. Resta invariato il numero dei ricoverati. Attualmente l'unico reparto Covid presente in provincia si trova allo Spaziani di Frosinone, nella settimana appena trascorsa la media dei ricoverati è stata di 24 persone.
Un dato stabile che si allinea alle altre province laziali e al dato generale dell'aumento delle persone infettate, ma non dei ricoveri. Ma perché l'impennata dei contagi. La spiegazione è arrivata nelle ultime ore dalla comunità scientifica ed è legata ad una variante, la Omicron 5 super contagiosa ma anche al venir meno dell'obbligo delle mascherine.
Ma c'è anche un altro fattore, molti non fanno più il tampone per evitare grane burocratiche o se lo fanno scelgono il fa- da-te improvvisando la quarantena fino al termine dei sintomi
avvertiti. Ed ecco che ora si corre ai ripari e domani ci sarà un tavolo urgente al ministero del Lavoro per reintrodurre l'obbligo delle Ffp2 su tutti i luoghi di lavoro.

L'APPELLO DEL DG

Proprio per far fronte ai fenomeni registrati negli ultimi tempi, il direttore generale dell'Asl di Frosinone Angelo Aliquò ha affermato: «Non abbiamo il diritto di fare ammalare nessuno. Soprattutto i più deboli che devono essere difesi. Nascondere la propria positività, sottovalutandola, è irresponsabile e pericoloso proprio per i più deboli. Ci appelliamo - ha concluso - al buon senso e alla responsabilità di ciascuno. Non possiamo più permetterci di bloccare il sistema sanitario e il paese».
Vincenzo Caramadre


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