OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Clamoroso: l’ascensore inclinato di Frosinone si è nuovamente rotto. Dopo 11 mesi di fermo per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per i quali il Comune ha speso la bellezza di 70mila euro, e dopo i collaudi dell’Ustif (ministero dei Trasporti), è bastata appena una settimana di funzionamento perché l’impianto si fermasse di nuovo. Roba da guinness dei primati.
Proprio nella giornata di sabato Il Messaggero aveva realizzato un servizio sul ritorno in funzione di questo impianto, fotografando le novità e sottolineando come i cittadini di Frosinone si stessero, seppur timidamente, riavvicinando al suo utilizzo. Tanto che nella sola giornata di sabato i passeggeri sono stati 150, non pochi se si considera il periodo di pandemia in corso e la forte riduzione delle persone in circolazione. Fatto sta che proprio al termine del servizio di sabato un rumore sospetto ha fatto scoprire il guasto: la ruota del contrappeso da 50 quintali si è rotta.
IL GESTORE
Dalla società Cialone, ovviamente, c’è scoramento ma anche determinazione a capire come sia potuto accadere. Il responsabile di esercizio, l’ingegner Scaccia, dichiara: «Che questo impianto sia soggetto a manutenzione costante lo avevamo messo in preventivo – dichiara – ma certo non ci aspettavamo che si verificasse la rottura di questa ruota così presto. Tra l’altro si tratta di un pezzo che va ordinato e prodotto perché di non facile reperibilità. Il costo non è nemmeno irrisorio perché si tratta di circa 5-6mila euro. Domani (oggi) l’impresa Marrocco provvederà a smontarlo. Poi occorreranno diversi giorni per produrlo e rimontarlo». Se tutto va bene l’ascensore potrà riaprire al pubblico tra una decina di giorni.
GLI INVESTIMENTI
Nel frattempo il nuovo gestore continuerà ad investire: oltre alle sedute alla stazione di valle per i passeggeri, sono previsti totem informativi e pannelli che pubblicizzino l’impianto. Ma la migliore pubblicità resta sempre il passaparola e la certezza della funzionalità di un mezzo. Il nuovo problema fa tornare alla ribalta l’esigenza di realizzare un raddoppio di linea per garantire sempre il collegamento tra le due zone del capoluogo. L’amministrazione Ottaviani aveva garantito di voler perseguire questo obiettivo nell’ambito dei fondi per la mobilità cittadina. Fondi che, però, si è deciso di investire unicamente sulla futura metropolitana leggera.
G. Ru.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero