Frosinone, guariti dal Covid: nel capoluogo e a Cassino nascono gli ambulatori per testare il decorso e verificare complicanze

Frosinone, guariti dal Covid: nel capoluogo e a Cassino nascono gli ambulatori per testare il decorso e verificare complicanze
Con l’emergenza Covid lontana, almeno sembra, e la catena di trasmissione del contagio ferma da settimane, ora in Ciociaria scatta la fase 3 dell’assistenza...

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Con l’emergenza Covid lontana, almeno sembra, e la catena di trasmissione del contagio ferma da settimane, ora in Ciociaria scatta la fase 3 dell’assistenza sanitaria. I ricoveri d’urgenza, i soccorsi e i tamponi, infatti, lasciano il posto ai centri di monitoraggio supplementare: presidi dedicati ai cittadini che hanno vinto il coronavirus. Si tratta di un percorso finalizzato a testare il loro decorso per intercettare in modo precoce eventuali ripercussioni su organi e apparati, come polmoni, cuore, fegato, sistema vascolare o nervoso, e nel caso intervenire in maniera rapida. L’Asl di Frosinone ha attivato tre ambulatori, due all’ospedale di Frosinone e uno in quello di Cassino, per la presa in carico di coloro che hanno lasciato l’ospedale o interrotto il periodo di isolamento domiciliare perché negativizzati. Ma come funziona questo nuovo servizio? I pazienti guariti, già censiti, saranno convocati dall’Asl, ma potranno anche effettuare la prenotazione volontaria tramite il Cup inviati dai rispettivi medici di famiglia. A quel punto potranno sottoporsi a una visita di controllo e, spiegano dall’Asl, “affidarsi alla valutazione dello specialista infettivologo o internista della medicina d’urgenza dell’ospedale di Frosinone o dello specialista pneumologo dell’ospedale di Cassino”. Per loro, almeno nella prima fase, il percorso ambulatoriale sarà lo stesso: visita specialistica e prelievo venoso per esami di laboratorio. In base alle risultanze, sarà stabilita un’assistenza personalizzata. Un gruppo di lavoro multidisciplinare seguirà tutti fino alla valutazione finale delle condizioni di salute. Il tempo stimato per completare le prestazioni è di un mese.

L’obiettivo - sottolineano dall’azienda sanitaria - è di “assicurare che dopo la guarigione non vi siano conseguenze e complicanze a distanza dovute all’infezione virale”. Negli ambulatori, infatti, opererà un pool di specialisti delle diverse discipline.

LA CHIAMATA

In caso di convocazione da parte dell’Asl, i pazienti saranno contattati da un operatore che avrà la lista fornita dal servizio di Igiene pubblica. Tutti saranno sottoposti a triage telefonico e invitati, al momento della visita ambulatoriale, a esibire il certificato con l’esito dei due tamponi negativi. Non solo: bisognerà avere con sé anche la documentazione relativa al ricovero (cartella clinica) e agli esami di controllo effettuati in precedenza. Negli ambulatori si dovrà arrivare muniti di impegnativa per “visita specialistica pneumologica” o “infettivologica-pneumologica” oppure per “visita di medicina-medicina d’urgenza” con motivazione specifica: “Follow up Covid 19”. È il nome scelto per l’assistenza sanitaria supplementare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero