Frosinone, maxi controlli sulle strade: irregolarità sui camion, denunce e multe

Frosinone, maxi controlli sulle strade: irregolarità sui camion, denunce e multe
Quando è stato stilato il bilancio è subito venuto fuori un dato: le irregolarità riscontrate erano notevolmente superiori alla media. È terminata...

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Quando è stato stilato il bilancio è subito venuto fuori un dato: le irregolarità riscontrate erano notevolmente superiori alla media. È terminata così l’attività di prevenzione scattata sulle vie di collegamento della Ciociaria. Osservati speciali da parte degli agenti della polizia stradale sono stati i mezzi pesanti. Un servizio disposto nell’ambito delle misure che vietano lo spostamento tra regioni senza motivi validi. Alla fine gli agenti della sezione del capoluogo e dei distaccamenti di Sora e Cassino hanno denunciato otto autisti dopo aver rilevato la manomissione dei cronotachigrafi, il sistema elettronico che annota tempi di guida, velocità e distanze percorse.


I controlli, effettuati lungo le principali strade, hanno portato a scoprire che su otto camion erano state montate apparecchiature per l’alterazione delle registrazioni dei parametri. In base alla ricostruzione in alcuni casi il cronotachigrafo era spento, in altri, invece, misurava valori ritenuti non corrispondenti al tipo di viaggio. Su un mezzo, da quanto emerso, il dispositivo era stato collegato tramite un congegno alla luce interna dell’abitacolo e veniva manovrato per eseguire una rilevazione “parallela” al fine di evitare la verifica delle ore di guida o per essere disattivato. Su un altro, invece, nell’apparecchiatura non era stata introdotta la carta tachigrafica del conducente, mentre su un altro ancora è risultato che quella inserita era di un autista diverso da quello alla guida. Un metodo quest’ultimo, secondo la polizia, utile per poter restare al volante oltre il tempo consentito.
Al termine dei controlli agli otto camionisti, oltre al ritiro della patente e alla decurtazione di punti, è stato elevato un verbale amministrativo di circa 1.700 euro. Per loro, inoltre, è scattata la denuncia con l’accusa di rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. Le apparecchiature considerate manomesse sono state sequestrate. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero