Sigarette fai da te: cinque denunce per contrabbando

Sigarette fai da te: cinque denunce per contrabbando
Abitazioni trasformate in laboratori clandestini per produrre sigarette vendute sul mercato parallelo a 3 euro al pacchetto: cinque denunciati dalla guardia di finanza. ...

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Abitazioni trasformate in laboratori clandestini per produrre sigarette vendute sul mercato parallelo a 3 euro al pacchetto: cinque denunciati dalla guardia di finanza.


L'operazione è stata portata termine dalle fiamme gialle del Gruppo di Cassino che hanno messo le mani su una specifica filiere della lavorazione e produzione di sigarette totalmente sconosciuta ai Monopoli di Stato. L'attività d'indagine è partita durante le prima fasi della pandemia quando gli uomini del tenente colonnello Salvatore Rapuano nei vari servizi di controllo del territorio hanno riscontrato che circolavano troppe sigarette fai-da-te. Ma di fai-da-te c'era ben poco, perchè a produrle e a commercializzarle sarebbe state sempre le stesse persone. Gli approfondimenti ben presto hanno portato a ricostruire tutta la filiera: dalla lavorazione del tabacco che avveniva ad Avezzano, fino alle sigarette finali che venivano confezionate in due abitazioni tra Pontecorvo e Ceprano.
IL MATERIALE
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati 350 chilogrammi di tabacco sfuso, oltre 2.500 sigarette predisposte per la vendita, 47 mila sigarette vuote complete di filtro, ma anche macchinari per la trinciatura del tabacco ed il confezionamento di sigarette. Riscontrato anche il prezzo di vendita dei singoli pacchetti di sigarette: fissato a 3 euro ciascuno, dunque notevolmente inferiori a quelli praticati dai Monopoli di Stato. Le accise evase dal fornitore di tabacco sfuso sono state calcole intorno ai 350 mila euro, nel giro di pochi mesi, infatti, avrebbe smerciato oltre 2 tonnellate di tabacco sfuso senza alcun controllo sulla qualità. In cinque, due coppie di coniugi residenti a Pontecorvo e Ceprano e il fornitore del tabacco, ora dovranno rispondere di contrabbando.

«L'operazione - ha spiegato il tenente colonnello Rapuano - oltre ad aver interrotto un importante canale di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette nel territorio ciociaro si inserisce, altresì, nel più ampio quadro di tutela degli interessi erariali nazionali e dell'Unione Europea. Soprattutto una fase storica in cui il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati e dei prodotti derivati vive una recrudescenza per l'elevato costo delle sigarette e la crisi economica in atto».
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Il Messaggero