OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Fiumi di cocaina che dal Nord-Europa, principalmente Belgio e Olanda, approdavano a Civitanova Marche (in provincia di Macerata) e da qui smistate nelle principali piazze di spaccio del centro Italia, tra cui Frosinone. Due le persone coinvolte e residenti in Ciociaria, entrambe di origine albanese, nell'operazione "Doppio gioco", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Ancona, con la Guardia di finanza di Ancona. Ad un 28enne residente del capoluogo ciociaro, già detenuto, è stata notificare la misura cautelare in carcere; un 27enne invece è indagato a piede libero. In totale sono state 11 le persone destinatarie della custodia cautelare in carcere. I destinatari delle misure sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di appartenere a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina e hashish.
LE INDAGINI
Le indagini, sotto la direzione e su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Ancona dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, in stretta sinergia con i militaridello Scico di Roma e con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dcsa), sono partite nei primi mesi del 2020 quando, nell'ambito di un'altra indagine condotta dal Gico, era emersa la figura di un ex collaboratore di giustizia di origini campane, noto alle cronache nazionali, responsabile di un nutrito gruppo di spacciatori italiani attivi nelle province di Ancona, Macerata, Fermo e Pesaro. La cocaina proveniva dal Nord-Europa, principalmente Belgio e Olanda, dove veniva caricata su autovetture dotate di doppiofondo e trasportata a Civitanova Marche. «L'organizzazione criminale aveva pensato a tutto. I capi avevano individuato come corrieri internazionali un altro albanese e la compagna, entrambi incensurati, da anni residenti sul territorio italiano, ai quali avevano costruito una vita parallela fittizia per giustificare i frequenti viaggi verso il Nord-Europa», è stato spiegato dagli investigatori delle fiamme gialle. Nel corso delle indagini sono stati arrestati 8 corrieri, sequestrati oltre 50 kg di cocaina e 5 autovetture munite di doppiofondo, ricostruiti traffici per circa 700 kg tra cocaina e hashish, per un giro d'affari complessivo, al dettaglio, pari a circa 35 milioni di euro.
vincenzo.caramadre@ilmessaggero.it
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero