Frosinone, chiusura della scuola De Mattias: appello a papa Francesco

L'appello per scongiurare la chiusura della scuola paritaria Santa Maria De Mattias' di Frosinone è arrivato in queste ore a Papa Francesco. L'invito ad un...

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L'appello per scongiurare la chiusura della scuola paritaria Santa Maria De Mattias' di Frosinone è arrivato in queste ore a Papa Francesco. L'invito ad un interessamento del Santo Padre porta la firma dell'avvocato Filippo Misserville, padre di uno dei 135 bambini iscritti dello storico istituto scolastico della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue Prezioso di Cristo, che ha messo nero su bianco la cronaca degli ultimi giorni e la vicenda esplosa con la comunicazione della chiusura per difficoltà economiche arrivata dalla direzione romana il 12 gennaio 2023.

«Non possiamo che prendere atto di una decisione avviata come un fulmine a ciel sereno, ben consapevoli che stiamo vivendo tempi difficili - si legge nella lettera inviata al Papa -, però non possiamo nascondere l'amarezza della sensazione che la struttura scolastica potrebbe essere destinata a scopi non più educativi(). I nostri bambini sono fortunati perché anche se le loro classi verranno disperse e perderanno il punto di riferimento rappresentato dalle loro maestre, in ogni caso avranno sempre garantito il diritto all'istruzione. Lei, da membro di quella Compagnia di Gesù che tanto ha dato all'educazione, alla scienza e alla cultura, potrà comprendere più di ogni altro la delusione nostra e degli insegnanti di una scuola che per tanti anni è stato riferimento di un territorio così intimamente legato alla Chiesa e alla sua Storia. Le scrivo questa lettera nel giorno dell'onomastico di mia figlia Bianca, che ha appena 6 anni, e dell'anniversario della morte di mio padre Romano; Bianca è nata il 9 agosto, proprio nel giorno in cui si ricorda San Romano. A Dio tutto è possibile. Mi rivolgo alla Sua attenzione anche in memoria di mio zio Padre Guglielmo Misserville S. J., il quale fu prefetto dei Gesuiti di Mondragone: lo dico per significarLe che nella mia mente è sempre vivo l'ammonimento di Sant'Ignazio per cui Fa' come se tutto dipendesse da te sapendo che, in realtà, tutto dipende da Dio. Rivolgendomi a Lei, Santo Padre, e confidando in un Suo interessamento alla nostra vicenda piccola per il mondo ma molto grande per noi, ho provato a fare quel poco che dipende da me. La prego di ricordarsi nelle Sue preghiere dei nostri bambini, che in tutto questo non hanno colpa; le prometto che nella mia piccola dimensione, farò altrettanto per loro e anche per Lei».

LA MANIFESTAZIONE
Nella mattinata di ieri, come annunciato, davanti ai cancelli della scuola si è svolta un'iniziativa di protesta che ha coinvolto genitori e bambini al grido di «Giù le mani dalla scuola» e sulle note di canti religiosi. Tra le autorità presenti l'assessora comunale Alessandra Sardellitti e il vice presidente della Provincia Luigi Vacana. Entrambi hanno sottolineato che la scuola è privata ma uno spiraglio per il dialogo esiste ancora. Soprattutto alla luce della volontà espressa dalla congregazione di mantenere un polo didattico proprio nello stabile. Per oggi è stata, invece, convocata una riunione straordinaria del Consiglio d'Istituto per discutere eventuali proposte da sottoporre all'attenzione della Congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue Prezioso di Cristo, nel tentativo di scongiurare la decisione della chiusura.
Provvedimento che ha colto tutti di sorpresa, solo un mese fa durante l'open day era stato lanciato il bilinguismo a scuola e si era parlato di iscrizioni in crescita.


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