Il ciociaro Cesare Ardovini vince il mondiale di pesca dalla spiaggia con la nazionale Under 21

“The animal”, originario di Ceccano e in forza alla società S.C. Frosinone, vince il mondiale giovanile di "shore angling" con la nazionale italiana. In Olanda il regalo più bello per il suo ventunesimo compleanno.

Cesare Ardovini, campione del mondo con la nazionale giovanile di shore angling, pesca dalla spiaggia
C’è anche un ciociaro nella nazionale giovanile che ieri ha vinto il campionato mondiale di pesca a fondo dalla spiaggia di Domburg, in Olanda. Si chiama Cesare...

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C’è anche un ciociaro nella nazionale giovanile che ieri ha vinto il campionato mondiale di pesca a fondo dalla spiaggia di Domburg, in Olanda. Si chiama Cesare Ardovini, è di Ceccano e compie ventuno anni proprio oggi, domenica 22 ottobre.

Si è fatto il regalo più bello possibile il giovane ceccanese, soprannominato “The animal”, tra le file della società S.C. Frosinone. Gli altri campioni del mondo sono Danilo Galimi, Filippo Pallini, Gabriele Piraneo, Matteo Santini e Ermanno Turletti. Hanno messo in fila Spagna, Inghilterra, Croazia, Olanda, Francia, Irlanda e Portogallo.

“The animal” Ardovini: «La gioia più grande»

Il ciociaro Ardovini, tra l’altro, è risultato il quinto assoluto a livello individuale. «Dopo tanti sacrifici, botte, lacrime, soldi, gare su gare, migliaia di chilometri, arriva la più grande gioia della mia vita - posta via social -. Vincere un mondiale con la maglia della nazionale…». Riprende fiato prima di ringraziare «tutti ma proprio tutti», ma a partire da tre persone speciali.

«Da mio nonno, che mi ha insegnato a fare un nodo su una girella e su un amo, a mio padre che mi ha messo la canna da pesca in mano - ricorda Cesare Ardovini -. Mi ha insegnato a lanciare a fare una montatura, a slamare un pesce».

Continua: «Si è accollato tutti i miei pianti quando non prendevo un pesce e mi ha insegnato la tecnica, il senso dell’acqua. Mi ha fatto il regalo più longevo della vita, mi ha regalato la passione per la pesca. A mia madre, che nonostante tutto mi sopporta sempre quando non rientro presto la sera perché sono a pesca e lo fa da una vita».

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Il Messaggero