Mamma e figlia morte in un incidente, rito abbreviato per il medico

Mamma e figlia morte in un incidente, rito abbreviato per il medico
 Mamma e figlia di Ceccano morte in un incidente in via Guglietta Villafratta a Prossedi, gli avvocati Giampiero Vellucci ed Angelo Pincivero hanno deciso di chiedere il rito...

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 Mamma e figlia di Ceccano morte in un incidente in via Guglietta Villafratta a Prossedi, gli avvocati Giampiero Vellucci ed Angelo Pincivero hanno deciso di chiedere il rito abbreviato condizionato a nuovi accertamenti per il loro assistito Agostino Alessandrina, un medico dell'Esercito di 53 anni in servizio presso un ospedale di Viterbo, accusato di omicidio stradale plurimo. In questo modo l'indagato potrà beneficiare dello sconto di un terzo della pena.


I fatti risalgono al 24 maggio del 2019 quando Estella e Camilla Aversa, rispettivamente di 47 e 18 anni dopo essere state a Latina dove la donna aveva avuto un appuntamento di lavoro, stavano tornando nella loro casa a Ceccano, a bordo di una Ford Fiesta. Nel sedile posteriore si trovava anche una compagna di scuola di Camilla che la ragazza aveva ospitato per qualche giorno. Ma proprio in via Guglietta Villafratta si è consumata la tragedia. L'utilitaria guidata dalla 47enne si è andata a scontrare frontalmente con una Audi a 5 alla cui guida si trovava l'ufficiale dell'esercito. A causa dello schianto così violento la Fiesta aveva sfondato il guardrail finendo in un dirupo. La scena che si era presentata ai primi soccorritori era stata agghiacciante. Mamma e figlia all'interno della vettura avevano cessato di vivere. I corpi delle due donne che si trovavano incastrati tra le lamiere della vettura erano stati estratti dai vigili del fuoco.
 


L'amica della 18enne, invece, era stata trasportata in codice rosso in un centro attrezzato della capitale. Anche Alessandrina a casa delle lesioni riportate era stato trasferito presso il policlinico Umberto I di Roma dove era rimasto per circa un mese. Anche l'amica di Camilla considerata una miracolata è riuscita a salvarsi. A seguito di quel drammatico sinistro, la procura ha aperto l'inchiesta. Dai risultati della perizia cinematica effettuata dal consulente tecnico Luigi Simoneschi sarebbe emerso che il medico dell'esercito stesse viaggiando a 86,5 chilometri orari, dunque una velocità superiore a quella consentita in quel tratto della provinciale dove il limite è di 60 . Ma non è tutto: sempre nel corso delle indagini sarebbe emerso che Alessandrina nell'affrontare una curva si sarebbe allargato verso la corsia opposta di marcia, centrando in pieno la Fiesta condotta da Estella Aversa. L'utilitaria, sulla quale viaggiavano le tre donne procedeva invece a 48 chilometri orari. Tornando alla richiesta di rito abbreviato il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Latina ha respinto quello condizionato, fissando l'udienza con rito ordinario al 20 gennaio prossimo. I familiari delle vittime sin sono rivolti agli avvocati Giampietro Baldassarra e Francesca Aversa per essere rappresentate.


Marina Mingarelli
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Il Messaggero