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È stata una mattinata evocativa all’insegna dei momenti più gloriosi nel grande calcio. Un percorso coinvolgente, nel mezzo anche la mobilitazione dei tifosi per non lasciarlo partire dalla Capitale e farlo restare in biancoceleste. È stato un mix di sorrisi, emozioni e ricordi, anche amari per le sconfitte sul campo, l’incontro organizzato dal Lazio Club di Ceccano con l’attaccante Giuseppe Signori, detto Beppe. Il bomber è stato ospite nella città fabraterna su invito del sodalizio sportivo presieduto da Gaspare Maura.
Un passato fatto di gol e di tre titoli di capocannoniere quello di Signori (in cinque stagioni e mezzo in biancoceleste ha totalizzato 195 presenze e 127 reti, tra Serie A e coppe). In bacheca anche una finale del Mondiale, quello americano del ‘94, con l’Italia di Sacchi persa ai rigori contro il Brasile. Partite e stati d’animo ripercorsi dal giocatore. Un racconto a tutto campo, dalla Lazio guidata da Zeman, tecnico boemo che lo lanciò ai tempi del Foggia, al carattere scherzoso di Paul Gascoigne dentro e fuori gli spogliatoi, dai derby con la Roma vinti fino all’addio alla Lazio per passare al Samp.
Una giornata entusiasmante per i tifosi locali della Lazio. Al termine dell’incontro, oltre alle foto e agli autografi di rito, Signori ha anche impresso la propria firma su una maglia in ricordo della giornata: «Agli amici del Lazio club di Ceccano con affetto», la dedica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero