Cassino, tre giorni di lavoro per Giulia e Stelvio e poi di nuovo cassa integrazione per giugno

Un interno dello stabilimento Fca di cassino
Tre giorni di lavoro nello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino a giugno e poi di nuovo un lungo periodo di cassa integrazione. Ieri l’azienda ha annunciato la produzione...

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Tre giorni di lavoro nello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino a giugno e poi di nuovo un lungo periodo di cassa integrazione. Ieri l’azienda ha annunciato la produzione di circa 600 modelli di Giulia e Stelvio Alfa Romeo per i giorni 8, 9 e 10 giugno. Queste nuove produzioni in base agli ordini arrivati dai concessionari che hanno riaperto da qualche settimana. Fca  ha utilizzato da marzo scorso nove settimane di cig ed ora sta utilizzando le ulteriori nove settimane concesse dal governo per la crisi da Covid. Attualmente è in corso la cig in deroga mentre dal 15 al 30 giugno sarà quella ordinaria. Altra cassa sarà, probabilmente, utilizzata a luglio se non ci sarà una risalita produttiva e di vendite. Poi ad agosto le solite tre settimane di ferie ed altre quattro settimane di cig sono utilizzabili tra settembre e ottobre. Di fronte a questa prospettiva i sindacati sono in allarme. Ha scritto ieri  Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive:“Abbiamo lanciato il video-messaggio su Collettiva.it e reso pubblico il documento inviato nei giorni scorsi all'attenzione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai Ministeri competenti di Sviluppo economico e Lavoro, Patuanelli e Catalfo, sull'impatto del Covid-19 sull’occupazione nell'industria dell’auto e della mobilità e le proposte della Fiom per rilanciare il settore.

Non è più rinviabile un intervento da parte del Governo, come negli altri Paesi europei, che possa far ripartire il settore attraverso un piano di rilancio i cui punti cardine devono essere l'ambientalizzazione delle produzioni, delle fabbriche e dei prodotti, la tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e dei salari, la riforma degli ammortizzatori sociali e il mantenimento della capacità di ricerca-sviluppo e produzione.”

E quindi l’appello:”Chiediamo al Premier Conte, alla luce dei dati del mercato e della cassa integrazione, un confronto per raggiungere un accordo che garantisca innovazione ecologica e occupazione. La Fiom farà tutto quello che è nelle proprie disponibilità mobilitandosi con le lavoratrici e i lavoratori per poter salvaguardare il futuro occupazionale del nostro Paese”. Nei primi cinque mesi di quest’anno le vendite sono andate a picco. Dopo il mese di aprile azzerato a causa dell`emergenza Covid-19 (mercato Italia -98% anno su anno) con la fine del lockdown,  maggio non poteva che migliorare, pur rimanendo debole. Le vendite di auto in Italia, -49,6%. Lo scorso mese Fca ha venduto 22.343 veicoli in Italia, registrando un calo delle immatricolazioni del 57,1% rispetto a maggio 2019, con una quota di mercato passata al 22,4% rispetto al 26,3% dello scorso anno.
Antonio  Tortolano Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero