Da Anna Frank a Nilde Iotti, da Mastroianni a De Sica, via libera alle strade da intitolare

Da Anna Frank a Nilde Iotti, da Mastroianni a De Sica, via libera alle strade da intitolare
 Arrivano dopo anni di attese le intitolazioni per le tante strade di Cassino prive di nomi e di numeri civici. Ieri la prefettura di Frosinone ha inviato al comune   la...

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 Arrivano dopo anni di attese le intitolazioni per le tante strade di Cassino prive di nomi e di numeri civici. Ieri la prefettura di Frosinone ha inviato al comune   la relazione con l'approvazione delle nuove intitolazioni. In città ci sono circa 200 strade senza nome e quattromila case senza numeri civici. Ora l'apposita commissione di toponomastica sta risolvendo il complesso caso per le varie autorizzazioni, compreso il ministero dei beni culturali. Adesso ben 16 strade cittadine e alcuni largari avranno finalmente le rispettive denominazioni. Dieci sono intitolate a donne. Al quartiere "Le Residenze" sulla Casilina sud i nomi di donne importanti: largo Anna Frank, via Maria Montessori, via Nilde Iotti, via Elsa Morante, via Matilde Serao, via Grazia Deledda, via Maria Cristina Juè Palmieri. Ex via Iannacone (Tra via Casilina sud e via Iannacone) via Piersanti Mattarella, via Teresa Labriola, via Ilaria Alpi, via Alda Merini. Le strade del Parco del Rondò, intitolate a grandi personaggi del cinema italiano: via Marcello Mastroianni, via Vittorio De Sica, via Nino Manfredi.


Alle nuove strade comunali vanno aggiunti anche quattro largari che porteranno i nomi del sacerdote Padre Giovanni Minozzi, nei pressi del San Raffaele, del filosofo Ludwig Wittgenstein, presso l'ex concentramento di via Caira, di don Antonio Bigante al Colosseo, di fronte la chiesa di San Pietro. «Una zona indicata in maniera generica fa rilevare il sindaco Enzo Salera - priva dei numeri civici pone seri problemi non solo per le notifiche e per atti particolarmente importanti, ma anche per eventuali situazioni di prestazioni di emergenza. In particolare, per fare un esempio, riferite alle chiamate del "118". Senza un recapito preciso, il mezzo di soccorso può perdere minuti preziosi, talvolta vitali, nell'individuazione dell'indirizzo della chiamata».
D.Tor.
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Il Messaggero