Racket degli autolavaggi gestiti da egiziani, dopo l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare arriva il nuovo pugno duro della Procura della Repubblica di Cassino...
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A firmare la richiesta, depositata all’ufficio Gip, il pubblico ministero Alfredo Mattei, lo stesso magistrato che ha coordinato passo passo le indagini dalla polizia. Una decisione, quella della Procura, arrivata in base a precisi presupposti giuridici, su tutti, ritene che la prova sia evidente.
Direttamente a processo, senza il vaglio del giudice dell’udienza preliminare, da qui a qualche settimana potrebbero finire 8 egiziani, i quali a vario titolo, devono rispondere di tentato omicidio, rapina, estorsione, lesioni personali aggravate e danneggiamento. Cittadini egiziani tra i 20 e 30 anni residenti a Cassino, Fumone, Isernia, Campobasso e Roma, arrestati ad inizio agosto scorso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero