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Slitterà, forse, di dieci giorni, per motivi organizzativi, dal 14 al 24 settembre, la riapertura delle scuole di competenza del comune di Cassino. La decisione è maturata ieri mattina, dopo la richiesta dei dirigenti scolastici, durante un vertice tra il sindaco Enzo Salera, l’assessore all’istruzione Maria Concetta Tamburrini e i responsabili dell’area tecnica. La decisione di posticipare il rientro in classe rispetto alle disposizioni del governo nazionale e regionale sono stati i problemi organizzativi delle singole scuole ma anche i lavori ancora in corso, il ritardo nella consegna dei banchi e le elezioni referendarie del 20 e 21 settembre. Questa mattina il sindaco dopo aver sentito l’ufficio scolastico regionale emetterà una ordinanza in cui dispone la riapertura per il 24 settembre. La comunicazione ufficiale arriverà durante una conferenza di presentazione prevista per le 11,30 in comune. Anche altri sindaci del cassinate, dopo l’ordinanza di Cassino, sarebbero orientati a posticipare la riapertura al 24. Insomma si prospettano dieci giorni in più di vacanza per gli studenti di Cassino. Questo vale a Cassino solamente per i tre Istituti comprensivi che comprendono scuole dell’infanzia, elementari e medie. Per un totale di 3700 alunni e di circa 600 del personale scolastico. Rientra in questa ipotesi anche il neonato quarto istituto comprensivo dei corsi serali con 420 iscritti. In totale sono interessati 4120 alunni. La prima campanella suonerà alle 8,30 del mattino e ogni scuola potrà disporre l’ingresso degli alunni nelle aule a scaglioni sotto la guida degli insegnanti. Nello spazio di 15-20 minuti potrebbero entrare in classe tutti gli studenti. Sono disponibili anche gli scuolabus per il trasporto degli alunni che ne hanno fatto richiesta entro ieri. La mensa, invece, come tutti gli anni partirà dal primo ottobre. I circa cinque mila studenti degli Istituti superiori della città, di competenza dell’Amministrazione Provinciale, rientreranno il 14 settembre o a seconda delle decisioni di ogni singolo Istituto. Negli anni scorsi ogni Istituto superiore ha riaperto in giorni diversi ma entro le date indicate dalla regione Lazio. I lavori di messa in sicurezza e di adeguamento sismico avviati in tutti gli edifici scolastici comunali stanno per terminare. Per la prossima settimana le ditte dovrebbero riconsegnare al comune le scuole con i lavori eseguiti. Poi i dirigenti dovranno far sistemare, distanziati, i banchi e sistemare tutto l’arredo scolastico per la ripresa delle lezioni. C’è ancora un’altra incombenza rilevante. Dopo i due giorni di votazione per il 22 settembre il comune provvederà a far ionizzare le aule e i locali utilizzati per i seggi elettorali. Quindi il 23 i locali saranno riconsegnati ai dirigenti, un giorno prima della riapertura. Perciò inizialmente qualcuno aveva anche indicato la riapertura per il 28 settembre ma poi questa ipotesi è stata scartata. Comunque rimangono da riconsegnare solamente tre edifici dove i lavori si protrarranno. La scuola dell’infanzia di via Zamosc, di via Arigni e di S.Angelo, per queste si prevede il prossimo 5 ottobre. Ma per gli alunni di via Arigni non ci sono problemi perché saranno smistati nelle aule prese in fitto presso l’Istituto delle suore stimmatine mentre per quelli di S.Angelo i banchi saranno sistemati nei locali della parrocchia e del centro anziani in via provvisoria. Per il sindaco e l’assessore all’istruzione il rientro, nonostante il ritardo, dovrebbe avvenire in maniera tranquilla e nel rispetto della normativa anticovid. A luglio scorso sono state approvate dalla giunta comunale le schede progettuali dei lavori e forniture, degli interventi di adeguamento e di adattamento funzionali di cinque edifici scolastici per circa 200 mila euro.
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Il Messaggero