Cassino, la comunità di San Giovanni in preghiera per San Paolo VI a 55 anni dalla storica visita

Cassino, la comunità di San Giovanni in preghiera per San Paolo VI a 55 anni dalla storica visita
Domani, giorno del 55mo anniversario  della storica visita di Papa Paolo VI nella parrocchia di San Giovanni a Cassino, il calice, che  il Pontefice donò...

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Domani, giorno del 55mo anniversario  della storica visita di Papa Paolo VI nella parrocchia di San Giovanni a Cassino, il calice, che  il Pontefice donò alla comunità parrocchiale, verrà esposto.  Era la tarda mattina del  24 ottobre del 1964, quando Paolo VI arrivò nella chiesa di San Giovanni, eretta al centro dell’omonima piazza, per impartire la benedizione alla nuova parrocchia.  La sua prima tappa, quella mattina la fece a Montecassino per consacrare la Basilica Cattedrale e proclamare San Benedetto, Patrono Primario  d’Europa. Poi, fu accolto da una folla festante a Cassino, in piazza San Giovanni, per benedire, la prima chiesa ricostruita ex novo dopo la distruzione. Andando via lasciò come ricordo un calice con la sua firma.  Qualche settimana fa, il parroco lo ha ritrovato e portato a Napoli, dove è stato ripulito. Ritornerà dal capoluogo Partenope propria domani, giorno in cui la comunità celebrerà il 55° anniversario della benedizione e ricorderà San Paolo VI, proclamato Santo da Papa Francesco  il 14 ottobre del 2018. L’importante  reliquia al termine della celebrazione di giovedì potrà essere venerata dai fedeli.  L’annuncio è  stato dato dal sacerdote sabato sera, nel corso della celebrazione delle cresime di 43 ragazzi, tenutasi presso la Concattedrale (la chiesa è ancora chiusa per i lavori di ristrutturazione), presieduta dal vescovo Gerardo Antonazzo. Nel darne l’annuncio don Giovanni De Ciantis ha sottolineato: “Sull’esempio di Paolo VI possano i ragazzi essere testimoni di fede”. Il vescovo Antonazzo nell’omelia ha evidenziato: “Il disagio di un edificio sacro può rapprresentare una risorsa impegnativa, ma può essere ancora più impegnativo ricostruire una comunità”.

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Il Messaggero