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Allarme all’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino per la carenza di medici. E in particolare al reparto di ostetricia e ginecologia dove nei giorni scorsi si sono verificati tre parti cesarei urgenti. E in quelle ore non c’erano medici sufficienti per gli interventi. Un rischio corso da tre giovani mamme che fortunatamente sono riuscite a dare alla luce i loro figli dopo i rispettivi interventi.
La continua mancanza di medici in diversi reparti è stata segnalata al sindaco di Cassino, Enzo Salera, che ieri ha scritto una lettera al presidente della giunta regionale, Francesco Rocca, per richiedere un immediato incontro finalizzato a risolvere la grave situazione venutasi a creare per un servizio fondamentale per le famiglie della città e del territorio. L’appello è stato inviato anche al commissario dell’Asl di Frosinone, Sabrina Pulvirenti.
IL SINDACO
Salera chiede di esaminare con attenzione “la drammatica situazione relativa all’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Cassino e, più in generale, del servizio ginecologico territoriale».
E racconta l’episodio dei parti cesarei. «Pochi giorni fa - continua - presso l’ospedale di Cassino, solo grazie al tempestivo quanto provvidenziale intervento di una ginecologa in reperibilità, proveniente da un paese vicino, sono stati effettuati ben tre parti cesarei in condizione di urgenza, in un reparto che contava esclusivamente sulla presenza di un medico a contratto, peraltro in pensione.
DISTRETTO E CONSULTORIO
Peraltro, in tutto il distretto “D” (di cui Cassino è riferimento), che è a servizio di oltre 110mila residenti, nessun ginecologo territoriale risulta assegnato al consultorio dell’Asl. Ed aggiunge il sindaco: «Questo naturalmente preclude agli utenti ogni possibilità di poter fruire di un servizio ginecologico pubblico e dunque gratuito, costringendo, giocoforza, chi è chiamato ad affrontare una gravidanza, a rivolgersi ad un privato».
OSPEDALE E NUMERI
Eppure il “Santa Scolastica” fa registrare numeri assimilabili allo “Spaziani” di Frosinone. Oltre 8.100 ricoveri, più di 54mila giorni di degenza e ben 32mila interventi all’anno registrati a Cassino nel solo anno 2022 (dato ufficiale Asl). «Numeri che ne confermano l’importanza e la strategicità per un territorio di confine come il nostro. Tale quadro denota una situazione insostenibile, una disparità inaccettabile, che va affrontata senza esitazioni, con rapidità e risolutezza» osserva Salera nella lettera.
LA RICHIESTA
Perciò chiede al presidente della giunta regionale un incontro urgente finalizzato a risolvere le problematiche evidenziate e ad assicurare un innalzamento della qualità dei servizi a beneficio della cittadinanza e degli utenti del polo ospedaliero di Cassino. Solleciti saranno rivolti alla direzione Asl anche dal Tribunale del malato che già in precedenza è intervenuto più volte per risolvere la continua carenza di medici e di infermieri.
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