Cassino, il Comune verso il dissesto finanziario

Il sindaco di Cassino D'Alessandro
“Se non avete i soldi per pagare i debiti fate il dissesto ma prima cercate le eventuali risorse interne per evitarlo”.  Questa in sintesi la risposta data dai...

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“Se non avete i soldi per pagare i debiti fate il dissesto ma prima cercate le eventuali risorse interne per evitarlo”.  Questa in sintesi la risposta data dai funzionari del ministero dell’interno al sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro recatosi ieri a Roma per avere lumi sulla situazione debitoria del Comune assillata da centinaia di creditori.  Con D'Alessandro c’erano l'assessore alla Programmazione Economica ed ai Tributi Ulderico Schimperna, il dirigente dell'Area Finanziaria  Monica Tallini e il vice Segretario Generale  Giovanni Lena. Con i tecnici dell'Area Finanza Locale del ministero  hanno discusso sulla nota riepilogativa del debito accertato pari a 42 milioni di euro. L’indicazione è stata quella di continuare a perseguire tutte le strade possibili per evitare il dissesto. Ossia di proporre a tutti i creditori la transazione per ridurre il debito e poi di alienare gli immobili comunali non indispensabili o dismessi o fatiscenti. Ed ancora di ricorrere all’accertamento dell’evasione tributaria. E di valutare tutte le entrate possibili da utilizzare per pagare il debito o parte di esso. Solo in caso di risposte negative da queste misure preventive il comune di Cassino potrà avviare la fase del dissesto che dovrà essere supportata da approfondite relazioni  sulla reale situazione debitoria con delibere di giunta e di consiglio comunale. Delibere con relativa documentazione che dovranno essere esaminate  dai tecnici ministeriali e della Corte dei Conti.  Il risanamento durerebbe un quinquennio,  dal 2019 al 2024. Il sindaco, però, vuole avere lumi anche dalla Corte dei Conti dove andrà nei prossimi giorni. Intanto entro il 28 maggio bisognerà approvare il bilancio consuntivo 2017 ed entro giugno il riequilibrio di bilancio e in questa occasione nella delibera bisognerà fare il punto sulla massa debitoria e sulla possibilità di ricorrere al dissesto.
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Il Messaggero