Cassino, Acea ricorre contro il comune per l'acquedotto civico

La sede di Cassino di Acea
Riprende la guerra tra Acea e il Comune di Cassino per la gestione dell’acquedotto civico che da 13 anni va avanti a carte bollate con ricorsi e controricorsi. Ieri il...

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Riprende la guerra tra Acea e il Comune di Cassino per la gestione dell’acquedotto civico che da 13 anni va avanti a carte bollate con ricorsi e controricorsi. Ieri il gestore privato ha notificato al Comune di Cassino il ricorso depositato al Consiglio di Stato contro l’ordinanza sindacale del 10 settembre scorso con la quale il sindaco D’Alessandro impediva  la consegna delle chiavi degli impianti ad Acea e quindi il subentro. La società romana, comunque, ha già acquisito, attraverso il commissario prefettizio l’intera documentazione amministrativa dell’acquedotto come disposto dalla sentenza del Consiglio di Stato del 19 maggio passato. Il comune di Cassino dal 2003 si rifiuta di consegnare l’acquedotto civico ad Acea, quale gestore del servizio idrico integrato come dispone la legge Galli. Con Cassino, in provincia, si oppongono ancora i comuni di Atina e di Paliano mentre a Frosinone i sindaci non trovano l’intesa sulla risoluzione del contratto con la società romana vincitrice della gara d’appalto. Nel ricorso Acea, attraverso l’avvocato Pasquale Cristiano,  chiede in sede cautelare di sospendere l’efficacia del provvedimento impugnato e nel merito di accertare e dichiarare la nullità dell’ordinanza “in quanto adottata in violazione ed elusione della sentenza passata in giudicato”. 
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Il Messaggero