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LA RICOSTRUZIONE
Un cinghiale sarebbe stato trascinato ed introdotto all'interno di un'autovettura all'interno del cimitero, alla presenza di diversi cittadini intenti nella preghiera e nella visita ai propri cari defunti. Pare che fosse l'unico modo per recuperare l'animale, finito in un posto altrimenti irraggiungibile. «Un gesto inqualificabile- ha spiegato Fiordalisio- che avrà conseguenze anche su chi avrebbe dovuto vigilare». È lo stesso sindaco a raccontare quanto segnalatogli dai cittadini e denunciato agli organi competenti. «Domenica intorno alle 16 ho ricevuto la chiamata di diversi cittadini che, presenti all'interno del cimitero comunale hanno assistito ad un fatto molto grave.
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LE PROTESTE
Da qui è scattata la segnalazione alle autorità, mentre il sindaco ha usato il suo profilo facebook per far conoscere l'accaduto: «Ho pensato di diffondere la notizia a tutta la cittadinanza in quanto ritengo l'episodio molto grave. Ebbene, poco dopo alcuni cacciatori che sottolineo sono di Patrica mi hanno chiamato per avere spiegazioni e rimproverarmi di avere presentato queste denunce. Hanno infatti paura di vedersi revocata la licenza. Èl rovescio della medaglia. Da un lato cittadini indignati che condannano il grave episodio, dall'altro chi è favorevole alla caccia che teme di vedersi revocata la licenza. Ho spiegato ai cacciatori che il fatto è di una gravità inaudita. Se avessero chiamato me e la polizia municipale una soluzione sarebbe stata trovata. Il cimitero chiude alle 17 e aspettando la chiusura e che i cittadini fossero andati tutti via, avremmo sicuramente evitato disagi, critiche e giuste lamentele. Gli stessi cacciatori mi hanno riferito che sono entrati nel cimitero per necessità. Il cinghiale era finito in un dirupo e l'unica via per recuperarlo era passare attraverso il cimitero».
Ma la vicenda potrebbe non limitarsi alla denuncia verso i cacciatori. «Ho anche segnalato l'episodio all'ufficio tecnico- ha concluso il sindaco di Patrica, Lucio Fiordalisio- in quanto c'è una ditta apposita per la sorveglianza, la vigilanza e la manutenzione del cimitero. Vogliamo capire perché non abbiano controllato. Una cosa è certa, l'area di caccia al cinghiale era delimitata ed è facile quindi capire la squadra di cacciatori presente e chi ne faceva parte. Come primo cittadino sono molto deluso ed amareggiato per quanto accaduto».
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