Sconfigge il bullismo grazie al Taekwondo, il bronzo di Nicholas ai campionati universitari

Il racconto del ventunenne che frequenta scienze motorie e milita nel Cus Cassino: "Ero timido, alle medie è stato terribile, poi ho scoperto questo sport fantastico"

Nicholas Pannozzo
Dai Campionati Nazionali Universitari di Camerino è tornato a casa con una medaglia di bronzo. Nicholas Pannozzo, 21 anni, originario di Fondi, iscritto al secondo anno...

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Dai Campionati Nazionali Universitari di Camerino è tornato a casa con una medaglia di bronzo. Nicholas Pannozzo, 21 anni, originario di Fondi, iscritto al secondo anno della facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale è salito sul terzo gradino del podio nella disciplina Taekwondo, con la maglia azzurra del Cus. Dopo l’affermazione in casa dello scorso anno, quando nei Cnu 2022 svoltisi nella città Martire, ha fatto registrare il quarto posto, Pannozzo ha regalato un’ulteriore performance di primo livello.

LA MALATTIA

Ma la vittoria di Nicholas, al di là del risultato conseguito, ha il sapore di un riscatto di vita a tutti gli effetti. Una vita, che nonostante, la giovane età, ha attraversato l’inferno del bullismo per arrivare alla vittoria, dei giorni a scorsi, a livello nazionale. È l’atleta stesso a raccontare la sua storia. «Sin da piccolo mi sono sempre distinto per avere un carattere timido, molto buono e disponibile» - dice lo studente. Il quale aggiunge: «Questo mi rendeva un ottimo bersaglio per i bulli che mi prendevano sempre di mira». Un problema che si acuisce negli anni di scuola media. «Il problema – continua a raccontare Pannozzo - è esploso quando frequentavo le Medie. Ho sofferto molto perché non riuscivo ad uscire da quella situazione di estrema difficoltà. Fino a quando non si è presentata la svolta». Una svolta che ha il volto di sua zia, sostenitrice del Taekwondo che in gioventù l’aveva vista allenarsi con la Nazionale Italiana. È proprio la zia ad avvicinare Nicholas al Taekwondo; metodo di autodifesa, che consente di ottenere un miglioramento dei riflessi, un’ottima coordinazione, sviluppo armonico, sicurezza, velocità, concentrazione e autodisciplina.

«Da subito – riferisce ancora l’atleta del Cus Cassino - mi sono appassionato e a poco a poco i ragazzi che frequentavano la palestra sono diventati la mia famiglia. Tra di noi non c’è competizione. Non abbiamo bisogno di dimostrare nulla perché praticando questo sport si diventa consapevoli delle proprie capacità e potenzialità. Oggi io sono un’altra persona: più forte e più sicuro di me. Prima che formarmi e rafforzarmi fisicamente, il Taekwondo – sottolinea - mi ha formato e rafforzato psicologicamente. In sostanza mi ha cambiato la vita». Ad aiutare Nicholas è stato il maestro Luigi Parisella. «A lui – conclude – devo tutto».

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Il Messaggero