Botte e insulti alla compagna, uomo di Veroli a giudizio

Botte e insulti alla compagna, uomo di Veroli a giudizio
Botte alla ex convivente ed alla figlia di pochi anni che la donna aveva avuto da una precedente relazione, muratore di 32 anni residente a Veroli finisce sotto processo per...

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Botte alla ex convivente ed alla figlia di pochi anni che la donna aveva avuto da una precedente relazione, muratore di 32 anni residente a Veroli finisce sotto processo per maltrattamenti e lesioni personali aggravate dalla presenza di un minore.


I fatti risalgono a qualche tempo fa quando la vittima, dopo la rottura del precedente matrimonio, aveva intrecciato una relazione con il muratore. Inizialmente sembrava che quel ragazzo dai modi così garbati tenesse veramente a lei ed alla sua bambina, ma con il passare del tempo la donna , una casalinga di 27 anni, aveva capito che il convivente cercava soltanto una persona che gli accudisse la casa e che gli facesse trovare la cena pronta sul tavolo. A questo da aggiungere che aveva cominciato a maltrattare anche la sua figlioletta insultandola e picchiandola. L'uomo non faceva altro che ripeterle che era una minorata mentale, proprio come il suo genitore e che l'aveva abbandonata proprio perché aveva un deficit intellettivo. Ovviamente non era assolutamente vero. Ma lui la offendeva in questo modo perché sapeva che quelle parole facevano soffrire la bambina . Più volte la ragazzina in lacrime si andava a rifugiare tra le braccia della madre. Una situazione che la donna non riusciva più a sopportare. Il compagno che si faceva forte del fatto che la convivente non avesse una indipendenza economica ne approfittava per vessarla e maltrattarla. Quando poi la casalinga cercava di ribellarsi erano botte a non finire. Sovente le aggressioni fisiche avvenivano davanti agli occhi terrorizzati della sua bambina. L'ultima volta che l'aveva aggredita con pugni e schiaffi, era riuscita a scappare di casa con la figlioletta ed a rifugiarsi a casa di alcuni parenti. In diversi episodi, va detto, aveva dovuto richiedere l'intervento delle forze dell'ordine perché il compagno soprattutto quando alzava il gomito si trasformava in una furia scatenata. Il muratore dopo la sua fuga aveva giurato di fargliela pagare cara. Ma la donna a casa non ci è più tornata. Aiutata da alcuni familiari ha trovato il coraggio di denunciare il convivente per maltrattamenti in famiglia. Il pubblico ministero a conclusione delle indagini ha richiesto il rinvio a giudizio del muratore. L'udienza preliminare davanti al giudice per le udienze preliminari è prevista per la fine di settembre. La vittima che è decisa a costituirsi parte civile sarà rappresentata dall'avvocato Luca Solli.

Marina Mingarelli
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Il Messaggero