Black out in tribunale a Frosinone: processi rinviati, protesta degli avvocati

Black out in tribunale a Frosinone: processi rinviati, protesta degli avvocati
NEL CAPOLUOGO Black out al palazzo di giustizia di Frosinone: monta la protesta degli avvocati e di tanti cittadini che ieri mattina affollavano le aule del tribunale. ...

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NEL CAPOLUOGO
Black out al palazzo di giustizia di Frosinone: monta la protesta degli avvocati e di tanti cittadini che ieri mattina affollavano le aule del tribunale.

A causa delle ore di buio che si sono protratte per diverse ore, gli avvocati che dovevano sostenere delle cause si sono dovuti trasferire al terzo piano dove le stanze sono più luminose. Ovviamente il giudice a causa della situazione che si è venuta a creare ha disposto soltanto dei rinvii.
Tra l'altro sembra il gruppo elettrogeno non sia potuto entrare in funzione in quanto non c'era nemmeno il gasolio. Va da sé che questo stato di cose ha esasperato non poco il mondo forense costretto a lavorare in una situazione di enorme disagio.
Sovente, tra l'altro, in Tribunale vengono accompagnati detenuti che debbono comparire alla sbarra e che non possono essere persi di vista. Ci si chiede come tutto questo possa avvenire nell'oscurità.
Ma non è tutto: ieri mattina, in bella vista, proprio sul pavimento della sala di attesa del tribunale, è stato sistemato un secchio rosso utilizzato per raccogliere l'acqua che proveniva dal soffitto. Sembra che la perdita di acqua provenga dalle tubature dei condizionatori.
LA «MALABUROCRAZIA»
«Purtroppo- ha riferito un legale che ha voluto mantenere l'anonimato - da quando la competenza della struttura dal Comune è passata al Ministero di Grazia e Giustizia vince la malaburocrazia. Ogni volta che c'è da sistemare qualcosa bisogna fare domanda al Ministero; questo deve poi indire la gara di appalto. Va da sé che per queste lungaggini burocratiche si perde molto tempo. Il tutto, ai danni di chi in questa struttura ci lavora tutti i giorni».
E come dargli torto?
Quel secchio che raccoglie l'acqua rende l'idea di come questo edificio ultimato nel luglio del 2000 , e considerato il fiore all'occhiello del capoluogo ciociaro, sia già usurato e bisognoso di un lungo maquillage.
E che dire dei topi che hanno rosicchiato gran parte dell'archivio? Più di qualcuno giura di aver visto i ratti scorrazzare anche nei piani alti. Non a caso sarebbero state installate in diverse zone dello stabile delle trappole. Proprio qualche tempo fa, uno degli uffici del palazzo di giustizia era stato messo a subbuglio dall' ospite indesiderato. L'impiegato, una volta finito il lavoro, aveva chiuso la porta della sua stanza. Il topo che si trovava all'interno aveva trascorso il week end in quella camera. E, pertanto, aveva bevuto l'acqua dei sottovasi delle piante ed i cracker che aveva trovato in un cassetto. Quando il dipendente si è accorto di quello che era accaduto in sua assenza , ha chiamato il servizio derattizzazione dell'Asl.
La carta è sempre stata il cibo privilegiato dei roditori e quale struttura migliore se non quella del palazzo di giustizia per gratificare i palati dei simpatici topolini?

Scherzi a parte la situazione che si è venuta a creare nella mega struttura di via Mezzacorsa a Frosinone è diventata insostenibile. E pensare che, solo qualche anno fa, veniva portata ad esempio come palazzo che dava lustro al capoluogo.
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Il Messaggero