Malatrattamenti nell'asilo nido di Cassino, mostrati i video che hanno incastrato le maestre: lo scontro in aula

Malatrattamenti nell'asilo nido di Cassino, mostrati i video che hanno incastrato le maestre: lo scontro in aula
Processo per i presunti maltrattamenti alla scuola dell'Infanzia di via Zamosch a Cassino, scontro sui video registrati durante la indagini. Ore e ore di registrazioni (tre...

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Processo per i presunti maltrattamenti alla scuola dell'Infanzia di via Zamosch a Cassino, scontro sui video registrati durante la indagini. Ore e ore di registrazioni (tre settimane, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16 tra la fine di novembre e inizio dicembre 2018) che, per le difese delle due maestre di 62 e 67 anni finite a processo al tribunale di Cassino, dimostrerebbero tutt'altro che maltrattamenti. Ieri c'è stata una nuova udienza dinanzi al giudice Sangiovanni, durante la quale una decina di genitori dei bambini che avrebbero subito maltrattamenti sono comparsi in aula e sono stati mostrati loro i video registrati dalla polizia nel corso delle indagini nella classe composta da 27 alunni di un'età compresa fra i 3 e i 5 anni.

LE FRASI

Le frasi incriminate e registrate dalle telecamere installate nell'aula attribuite alle insegnanti a processo sono: «Ti faccio sputare io per terra, animale. Ti faccio cadere tutti i denti». Ancora: «Se fai cadere l'acqua è meglio che ti scavi la fossa. Adesso vado a prendere la corda e ti lego con la corda sulla sedia». Elementi raccolti dalla polizia che portarono alla sospensione temporanea delle due docenti, le quali, però, si sono sempre difese sostenendo «l'inopportunità di alcune frasi, mai sfociate in maltrattamenti».

Ieri gli avvocati gli Sandro Salera, Paolo Marandola e Adriano Cortellessa, per conto delle maestre, hanno ripercorso tutte le tappe delle indagini e chiesto ai singoli genitori (parti civili tramite gli avvocati Luigi Montanelli, Diego Troiano, Eleonora Rea e Lorenzo Di Mascio) se avessero mai visto altre parti dei video finiti nel dibattimento. Per tutti la risposta è stata negativa. I difensori, quindi, hanno fatto rilevale come in più occasioni ci sono «frasi amorevoli» della maestre nei confronti dei piccoli e che, tutte le «attività, sono state svolte regolarmente».

Diverse le esternazioni proprio dei genitori che, rispondendo alle domande, hanno tratteggiato il periodo di vita vissuto dai bambini. «Mia figlia - ha raccontato una mamma - a casa metteva le bambole e terra, con la testa poggiata sul pavimento, e diceva: "devi state così" in maniera perentoria». Un altro genitore: «In alcuni giorni i bambini piangevano e non volevano andare a scuola, ma non ho mai pensato nulla di strano. Nei pezzi di video che ho visto ho pensato che nell'asilo c'erano componenti non consoni».

La prossima udienza è stata fissata al 17 aprile 2024, quando saranno ascoltati altri testi del pubblico ministero tra cui alcune insegnanti e alcuni investigatori.
 

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Il Messaggero