Veroli, bidello ruba i soldi delle offerte a scuola e ai carabinieri dice: «Mi servivano, non sapevo come fare»

Veroli, bidello ruba i soldi delle offerte a scuola e ai carabinieri dice: «Mi servivano, non sapevo come fare»
Ruba i soldi della scuola, bidello denunciato. Duemila euro spariti dalla cassaforte, a tanto ammonta la somma finita nelle tasche di un collaboratore scolastico della...

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Ruba i soldi della scuola, bidello denunciato. Duemila euro spariti dalla cassaforte, a tanto ammonta la somma finita nelle tasche di un collaboratore scolastico della città di Santa Salome. La cifra era stata raccolta per permettere agli alunni di frequentare dei corsi.


Stando alla ricostruzione dei fatti, proprio l’altra mattina, la dirigente scolastica di uno degli isituti di Veroli si era recata a scuola per recuperare la somma di denaro da riconsegnare ai genitori che avevano contribuito alla raccolta fondi per l’attivazione di corsi di formazione per studenti. Vista l’emergenza Covid e la chiusura degli istituti, i progetti non erano partiti e per questo la scuola aveva stabilito di restituire il contributo economico alle famiglie degli alunni.

All’apertura dell’armadio blindato, i soldi erano misteriosamente spariti. La situazione era chiara: qualcuno era riuscito ad impossessarsi delle 2.000 mila euro riposte in cassaforte. Almeno così avrebbe voluto far credere il collaboratore scolastico, un 63enne di Veroli, al quale erano state affidate le chiavi della cassaforte prima del lockdown. Alla preside sconvolta non era rimasto altro da fare che avvisare i carabinieri della locale stazione e denunciare il grave accaduto. Sono partite le indagini.

Dopo un accurato sopralluogo sul posto e vista la dinamica dei fatti, i carabinieri hanno subito concentrato l’attenzione sul collaboratore scolastico che era appunto risultato essere l’affidatario delle chiavi della cassaforte in questione. Chiamato a dare spiegazioni e messo alle strette, ha dovuto confessare. Ai militari avrebbe raccontato di aver agito spinto da una condizione economica personale non proprio sana
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Il Messaggero