“Siamo venuti qui per rendere omaggio ai nostri padri che hanno combattuto per la libertà. La battaglia di Montecassino ha coinvolto i nostri antenati del 28°...
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Una delegazione maori ha reso omaggio ai caduti che furono impegnati con il 28° battaglione in una delle più sanguinose battaglie della campagna di liberazione d'Italia. Un omaggio ai caduti nelle battaglie di Montecassino in cui i neozelandesi pagarono un pesantissimo tributo di sangue fra il gennaio e il maggio del 1944: nel cimitero del Commonwealth a Cassino 456 delle 4.360 lapidi sono per quei giovani le cui fotografie in bianco e nero campeggiano in tutti i municipi della Nuova Zelanda, anche quelli dei paesi più piccoli di una nazione che non raggiunge - adesso - i 5 milioni di abitanti .
Si vedono, in quelle foto, reparti di giovani poco più che adolescenti che marciano nelle fangose main street dei paesini e delle città prima di imbarcarsi per andare a combattere in Europa nel 1915 e nel 1940.
Andare a morire, spesso da eroi, nella lontanissima altra parte del mondo per la nostra libertà. Terribili le perdite del 28° Battaglione Maori dal fronte nordafricano alla linea Gotica: 340 morti e 1.200 feriti su 3.600 effettivi.
Un viaggio di questi giorni della delegazione neozelandese è stato organizzato con il sostegno di di Zespri Kiwifruit che riunisce i maggiori produttori al mondo di kiwi che hanno fatto visita anche all’Abbazia.
La delegazione dei coltivatori maori farà visita anche ai più importanti partner del gruppo che si trovano nel Lazio, a Cisterna di Latina, e in Emilia Romagna, a Bologna, dove si recherà nei prossimi giorni. Il kiwi è il frutto che dà anche il nome agli abitanti della Terra della lunga nuvola bianca. L'Italia è il secondo produttore al mondo di kiwi dopo la Nuova Zelanda.
Il Messaggero