Ater, l'Anticorruzione: «Direttore legittimo». Fari sul caso Iannarilli

Ater, l'Anticorruzione: «Direttore legittimo». Fari sul caso Iannarilli
 Due procedimenti definiti, un altro aperto, l'indagine della Guardia di Finanza che riguarda le denunce presentate a vicenda dall'Ater e da chi ne contesta la...

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 Due procedimenti definiti, un altro aperto, l'indagine della Guardia di Finanza che riguarda le denunce presentate a vicenda dall'Ater e da chi ne contesta la gestione. Non c'è pace per l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica che però incassa un paio di pareri favorevoli. Il primo riguarda la presunta inconferibilità del direttore generale, Massimo Serafini, per aver svolto nei due anni precedenti lo stesso ruolo presso Confservizi Lazio, da cui si è messo in aspettativa.

L'Anac ha affermato «l'esclusione di inconferibilità rispetto al precedente svolgimento dell'incarico» e dichiarato «legittima la nomina all'Ater di Frosinone». L'Anticorruzione si è pronunciata anche sul conferimento dell'incarico a Massimiliano Capezzone, dirigente di Confeservizi e incaricato dal Serafini di (20mila euro) di supervisionare servizio di ragioneria e quello del personale dell'Ater. L'Anac fa rilevare che Capezzone ha il 50% di una società la Tecnoalma srls di cui è amministratore unico Serafini. «Da ciò si evince - scrive l'Anac - che i due soggetti potrebbero potenzialmente detenere interessi privati economici e finanziari comuni». L'Anticorruzione poi aggiunge che «avendo l'Ater adottato un proprio codice etico, che disciplina anche il confitto di interessi, si rimette all'Ater l'accertamento volto a scongiurare il verificarsi di ipotesi di conflitto di interessi». L'Anac ha, inoltre, ricordato che sono considerate «misure di gestione del conflitto di interessi l'astensione del soggetto interessato e lo spacchettamento del potere decisionale tra più soggetti»
Nel frattempo, però, l'Autorità a seguito di un ulteriore esposto ha avviato un procedimento di vigilanza sulla presunta incompatibilità del presidente, Andrea Iannarilli. Il motivo? Lo stesso ruolo ricoperto sempre in Confservizi Lazio, una sorta di "osmosi" tra il consorzio («un ente di privato in controllo pubblico», lo definisce l'Anac) e l'Ater ciociara. Per questo l'Anticorruzione ipotizzando «astrattamente sussistenti i presupposti dell'ipotesi di incompatibilità» concede trenta giorni dal 20 marzo per «presentare memorie scritte, documenti, deduzioni e pareri».
INDAGINI
La Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha acquisito del materiale negli uffici dell'Ater e da quanto si apprende sono due i procedimenti avviati. Uno relativo a una denuncia presentata dagli attuali vertici nei confronti dei precedenti direttori, nel frattempo licenziati, e viceversa. Le Fiamme gialle sono intervenute su delega della Procura e hanno portato via documenti ritenuti utili ai fini degli accertamenti che vertono da un lato sugli emolumenti e su presunte "mancanze", contestate dagli attuali vertici di Ater, che avrebbero commesso gli ex direttori, dall'altro sugli affidamenti di lavori e consulenze da parte di Ater, tra gli altri anche a Confservizi. Si tratta, al momento, di una fase preliminare delle verifiche della Procura e non risultano iscritti sul registro degli indagati.
PROMOZIONI


Ultimo capitolo riguarda le contestazioni relative alle promozioni interne, sulle quali ha detto la sua la Fp Cgil. L'Ater sottolinea come il sindacato già il 4 gennaio scorso ha ricevuto risposta con un certificato di posta elettronica certificata spedito dallo stesso direttore Massimo Serafini sul fatto che «le organizzazioni sindacali sono state debitamente informate delle operazioni poste in essere». Le procedure sono state avviate a seguito di riunioni sindacali svolte a settembre e con una lettera del 18 ottobre nella quale si informava che l'azienda avrebbe «dato seguito alle progressioni orizzontali e verticali dei propri dipendenti, mediante valutazione su tutto il personale». Ancora, il 3 novembre tutte le sigle sindacali sono state messe a conoscenza dell'indizione delle procedure poi avvenute, con conseguente assegnazione dei livelli superiori il 20 dicembre.
Giovanni Del Giaccio
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Il Messaggero