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La vicenda di Roxana, un'artista di strada dalla voce calda, conosciuta in città per la presenza, quasi quotidiana, in piazza Diamare anima il dibattito sia della piazza reale sia di quella virtuale. Per conoscere i fatti, bisogna tornare indietro di qualche giorno. Precisamente a sabato 12 agosto, ore 18. Roxana è all'angolo tra Corso della Repubblica e piazza Diamare con la sua cassa e il suo microfono. Come avviene da mesi, Roxana si esibisce con il suo repertorio di brani di musica leggera. A terra un piccolo cestino per le offerte. All'improvviso stando al racconto dell'artista dalla vicina chiesa di Sant'Antonio esce una donna, sembra una collaboratrice della parrocchia, che invita Roxana ad abbassare l'audio.
La donna obbedisce, ma ribatte alla richiesta avanzata e risponde di usare toni più gentili.
LA REAZIONE
La reazione dell'artista di strada, conseguente all'intervento della Polizia municipale, viene filmata da persone che si trovavano sul posto e pubblicata su Facebook. Un video in cui la donna alza la voce nei confronti dei frequentatori della chiesa che, a suo dire, non erano la prima volta che si lamentavano. Un contenuto che ha sviluppato un dibattito dividendo l'opinione pubblica. E con la bilancia sbilanciata a favore della cantante. «In tutto questo tempo riferisce Roxana nessuno ha mai fatto intervenire i vigili. Nessuna attività commerciale ha mai detto: qui dai fastidio. Le uniche lamentele sono arrivate sempre dalla parrocchia. Io continua quando ci sono le celebrazioni e mi si dice di abbassare o spegnere, l'ho sempre fatto. L'altro sabato, però, nei miei confronti sono stati davvero scortesi». Da venerdì scorso, Roxana, 39 anni, originaria della Transilvania, con una storia difficile alle spalle segnata da abbandoni e adozione, ha cambiato zona. La sera è presente all'angolo tra via Bari e via E. De Nicola. «Prima di iniziare a cantare dice ho chiesto ai commercianti, i quali mi hanno accolta a braccia aperte. Con questi pochi euro che riesco a racimolare chiarisce curo la mia patologia e aiuto i miei genitori adottivi a mandare avanti la famiglia. Ho due figli che sono affidati ai miei, ma non per questo mi sottraggo ai doveri di madre. Mi esibisco per strada aggiunge perché il canto e la musica sono le mie passioni. Ho sempre fatto questo, anche durante la lunga residenza a Roma». Prima di scegliere un altro angolo della città per allietare con la voce i passanti, Roxana ha avuto un confronto con il diacono della parrocchia, il quale le ha offerto aiuto e un posto nel coro parrocchiale. Ci andrai? «No», risponde. «Qualche anno fa l'ho chiesto io e la mia proposta non è stata accettata. Ora, non ci andrò».Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero