Aveva rubato l’energia elettrica per ben cinque anni, ma non voleva essere una ladra, a suo dire non aveva proprio i soldi per pagare le bollette . Protagonista di questa...
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Secondo quanto accertato dai carabinieri che avevano avviato le indagini la donna avrebbe arrecato alla società distributrice dell’energia elettrica un danno che è stato quantificato in dodicimila euro. La legge è legge e la signora, al fine di trarre un ingiusto profitto, aveva forzato la cassetta di deviazione del servizio elettrico nazionale situato nei pressi della propria abitazione e tramite un cavo elettrico aveva asportato illegalmente energia elettrica che utilizzava per il funzionamento della propria abitazione.
Ieri mattina però nel corso della convalida dell’arresto, è emersa una storia di grande povertà che ha indotto il giudice a essere molto clemente. L’ anziana infatti, giudicata con rito abbreviato, è stata condannata soltanto a tre mesi con sospensione della pena. A questo da aggiungere che il magistrato ha disposto l’immediata scarcerazione (subito dopo l’arresto la donna era stata collocata ai domiciliari) . L’avvocato difensore Antonio Ceccani ha dimostrato davanti al magistrato che la sua assistita non era una ladra ma che aveva agito in quel modo perchè non era proprio nelle condizioni di pagare la corrente Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero