Arpino - Lo invitano a fare lo screening per il tumore ma lui è morto tre anni fa

Foto di repertorio
Gli recapitano una lettera a casa invitandolo a fare lo screening...

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Gli recapitano una lettera a casa invitandolo a fare lo screening gratuito per il tumore al colon retto. Ma lui è deceduto tre anni fa proprio di tumore. E' una bella mattina di sole quando arriva la posta nella casa di Arpino in cui il sig. Mario (nome di fantasia) abitava con la sua famiglia fino a tre anni fa. Qualcuno nota una busta nella cassetta: il mittente è la Asl di Frosinone, il destinatario è il loro amato congiunto che oggi non c'è più. Tra lo stupore e la preoccupazione la busta viene aperta e letto il contenuto. La lettera appare decisamente beffarda: "La invito a partecipare al programma per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori al colon retto - si legge - rivolto a uomini e donne dai 50 ai 74 anni di età promosso dalla ASl di Frosinone in collaborazione con la Regione. Il programma, che va ad affiancare quello già attivo per i tumori della mammella, allo scopo di individuare precocemente lesioni che potrebbero evolvere in un tumore prevede l’esecuzione ogni due anni di un esame delle feci per rilevare il sanguinamento non visibile ad occhio nudo. L’esame proposto è gratuito così come gli eventuali ulteriori accertamenti e non occorre la prescrizione del medico curante". Si tratta di un esame molto semplice, da eseguire a casa utilizzando una provetta da ritirare presso il punto indicato sulla lettera: "In caso di risultato normale dell’esame riceverà a casa la risposta qualora, invece, l’esame riveli presenza di sangue occulto nelle feci la contatteremo per proporre  un esame di approfondimento per capire le cause del sanguinamento". Facile intuire la reazione dei parenti alla lettura di quelle parole che sono apparse quanto mai tardive e forse inadeguate, sebbene l'iniziativa della Asl e della Regione appaia di grande importanza ed abbia, anzi, salvato molte vite. La prevenzione è un'arma efficace nella lotta ai tumori. Fare prevenzione significa adottare strategie per evitare la comparsa di una malattia o limitarne la gravità. E forse proprio perché oggi più che mai - grazie a campagne come quelle della Asl -  si è consapevoli dell'importanza di fare controlli regolari, il dolore nell'aver ricevuto questa lettera è stato grande, provocando anche un comprensibile sdegno. L'uomo avrebbe compiuto 60 anni di lì a poco ed ha provato a curarsi ma ormai era troppo tardi.

Roberta Pugliesi Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero