Badante spaccia il compagno per funzionario Inps, anziano truffato

Badante spaccia il compagno per funzionario Inps, anziano truffato
Una badante e il compagno come il gatto e la volpe. A farne le spese un anziano ipovedente al quale hanno fatto credere che lui fosse un funzionario dell'Inps e gli hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una badante e il compagno come il gatto e la volpe. A farne le spese un anziano ipovedente al quale hanno fatto credere che lui fosse un funzionario dell'Inps e gli hanno portato via 5mila euro, frutto dei suoi risparmi.

L'anziano di 86 anni, oltre ad essere ipovedente, aveva anche problemi di deambulazione. Per tale ragione l'86enne aveva presentato una richiesta di integrazione della pensione per quell'ulteriore disabilità. Quando la collaboratrice domestica, una 53enne di Ceccano, aveva saputo che la risposta di adeguamento della pensione tardava ad arrivare, si era subito fatta avanti dicendo all'anziano di conoscere una persona che aveva agganci con qualcuno che contava all'Inps e che sicuramente, facendo qualche regalìa sarebbe riuscito ad fargli avere una maggiorazione dell'emolumento. L'anziano aveva creduto a quelle parole. Così quando la donna lo aveva messo in contatto con la sua conoscenza e questa gli aveva chiesto mille euro per quel favore, non se lo era fatto ripetere due volte ed aveva subito sborsato quella somma. Quei soldi, a detta della collaboratrice domestica, servivano per "ungere" altre persone. L'anziano che non pensava assolutamente di essere finito nelle mani di due truffaldini aveva continuato a sborsare altro denaro. Una volta aveva prelevato dal suo libretto postale, altre mille euro, un'altra volta ancora duemila euro. Addirittura la donna per cercare di essere più credibile aveva messo in contatto telefonico il pensionato con il soggetto che aveva la funzione di "gancio". Quest'ultimo lo aveva rassicurato dicendogli che da lì a breve sarebbe riuscito a far ottenere all'anziano quell'adeguamento della pensione che stava aspettando da tanto tempo. Si è scoperto in seguito che quella persona non era altro che il compagno della domestica con il quale la donna aveva intrecciato una relazione sentimentale.

LA SCOPERTA

L'imbroglio è stato scoperto quando i familiari hanno notato che il parente nel giro di un mese aveva effettuato numerosi prelievi. Ed è stato proprio a quel punto che l'uomo aveva raccontato loro di aver prelevato del denaro che gli serviva per poter ottenere dei favori all'interno dell'Inps. I familiari che si sono rivolti all'avvocato Luca Solli hanno fatto scattare la denuncia nei confronti della ceccanese per il reato di truffa aggravata dallo stato di salute dell'anziano che con le sue patologie non era stato in grado di difendersi. La coppia adesso è stata rinviata a giudizio. La prima udienza è stata fissata per il prossimo novembre.

Marina Mingarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero