Ancora schiuma nel torrente Alabro, i controlli dei carabinieri forestali e della polizia provinciale

Ancora schiuma nel torrente Alabro, i controlli dei carabinieri forestali e della polizia provinciale
Ancora schiuma. Schiuma bianca che è ricomparsa nel torrente Alabro in località Mola Bracaglia a Ferentino. Una problematica che va avanti ormai da due mesi e che ,...

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Ancora schiuma. Schiuma bianca che è ricomparsa nel torrente Alabro in località Mola Bracaglia a Ferentino. Una problematica che va avanti ormai da due mesi e che , stranamente, non trova una risposta.

Fenomeno anomalo per quella zona ma non per il torrente Alabro, affluente del Sacco, che già negli anni scorsi aveva subito attacchi simili in zone diverse. Con le recenti piogge il fenomeno si è ingigantito con la schiuma sempre più evidente.
Domenica mattina nuovi sopralluoghi dei carabinieri del gruppo forestale che hanno setacciato tutta l’area fino al confine con Morolo. Ieri nuove segnalazioni da parte degli ambientalisti ed un nuovo intervento dei carabinieri forestali stavolta con l’Arpa Lazio. I tecnici dell’Agenzia regionale protezione ambiente hanno effettuato campionamenti e prelevato acqua con schiuma da analizzare in laboratorio. I risultati saranno confrontati con quelli di un mese fa.
Ma proprio qui nasce il primo interrogativo? Perchè, nonostante decine e decine di prelievi, non si arriva a una conclusione? Perchè i tecnici di Arpa Lazio, una volta esaminati i campioni di acqua, non forniscono una chiave di lettura a questi fenomeni?
Un problema, quello della schiuma sull’ Alabro che sta interessando i carabinieri, la polizia provinciale, la Guardia Costiera, i vigili urbani di Ferentino. Tutti uniti per un unico obiettivo: risalire alla fonte che sta generando la schiuma nell’ Alabro spesso associata ai cattivi odori.
Un fatto coinciso nel mese scorso con un fenomeno simile, ma con dimensioni maggiori, nel fiume Sacco, da Ceccano in giù.

TENSIOATTIVI NEL SACCO
Due fenomeni simili ma con origine diversa, come hanno spiegato piu’ volte le Forze dell’Ordine. In particolare, per la schiuma nel fiume Sacco, si è capito che si tratta di tensioattivi presenti nel detersivo per lavare i pavimenti.
E anche qui, dunque (volendo) le indagini potrebbero avere una precisa accelerata.
Sulla schiuma nell’ Alabro ci sono state analisi e prelievi, controlli e campionamenti da parte dell’Arpa Lazio, ma al momento la causa che sta scatenando il fenomeno resta misteriosa. E’ caccia agli scarichi abusivi.
Nell’area della cascata a Mola Bracaglia è presente un canale di scolo ben visibile dalla via Morolense, ma la provenienza dei materiali inquinanti non è stato ancora accertata.
Si battono oltre alla zona di Mola Bracaglia, località Cartiera e località Forma.

OGGI IN CONSIGLIO
Nel frattempo la problematica relativa alla schiuma nell’ Alabro e, piu’ in generale nel Fiume Sacco, con particolare riferimento a Ferentino sarà al centro del consiglio comunale del centro ernico che si terrà oggi alle ore 15.
Maurizio Berretta, consigliere di minoranza ha presentato una interrogazione urgente al sindaco Antonio Pompeo nella quale chiede di conoscere i provvedimenti adottati dal comune di Ferentino da ottobre ad oggi.

Sempre oggi, alle 10 presso la Camera dei Deputati, i parlamentari di «SI» presenteranno una mozione sulla Valle del Sacco. La mozione mira alla tutela dei cittadini ed a consentire a questo territorio di recuperare le sue vocazioni artigianali. Il 20 dicembre, infine, dalle 9, in Provincia, tavolo tecnico con una delegazione della segreteria del Ministero dell’Ambiente. Un incontro di particolare importanza voluto in prima persona dal ministro Costa che sta seguendo l’evoluzione delle indagini lungo la valle del Sacco.
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Il Messaggero