Ufficialmente viene definito un normale avvicendamento. Di fatto l’arrivo del nuovo direttore della «Sanofi» proietta lo stabilimento verso un piano di...
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Per realizzare questo piano la società ha scelto il direttore della produzione dello stabilimento di Scoppito (L’Aquila), Alessandro Galassini (nella foto) un ingegnere che conosce molto bene la realtà farmaceutica nazionale ed internazionale.
La scelta ha tenuto conto di alcuni elementi precisi. Romano, 47 anni, sposato e padre di due figli, il nuovo direttore è laureato in Ingegneria Chimica. Ma soprattutto è certificato Six Sigma Black Belt. La certificazione Sei Sigma indica che si è superato un intenso programma per la gestione della qualità nella produzione industriale. La nomina dell’ing. Galassini è stata annunciata dalla sede milanese dell’azienda francese, con oltre centomila dipendenti e cinque stabilimenti in Italia. Subentra a Pierre-Jean Tissier che invece andrà a rivestire nuovi ruoli a livello internazionale.
Galassini ha sulle spalle 20 anni di esperienza nell’industria farmaceutica. Ha maturato la sua esperienza principalmente nello stabilimento Sanofi di Scoppito dove ha percorso molti dei gradini della sua carriera, fino a diventare (nel 2010) direttore della produzione.
Tra il 2017 e il 2018 ha contribuito al ramp-up del sito di produzione Sanofi di KAEC in Arabia Saudita che ha permesso di raddoppiare i livelli di produzione dello stabilimento.
«Insieme alla mia squadra - ha commentato ieri Galassini - seguiteremo a impegnarci per il miglioramento continuo dei processi, dei livelli produttivi e del servizio al cliente. Gli investimenti fatti negli ultimi anni ci hanno permesso di mantenere stabili i livelli di occupazione e di aprire prospettive nuove e importanti per il futuro del sito di Anagni. Stiamo avviando una nuova linea di produzione tecnologicamente all’avanguardia che rappresenta un punto di riferimento nell’ambito della liofilizzazione e che contribuirà a migliorare la reputazione del sito».
Va ricordato che lo stabilimento della Sanofi , nel 2015, è stato al centro del primo Accordo di Programma, grazie al quale ha programmato, all’epoca, un investimento complessivo di 47 milioni di euro. Grazie a quel piano è stata programmata l’installazione di nuovi macchinari e realizzata una nuova linea per i prodotti sterili liofilizzati. L’investimento ha compreso anche l’avvio di un programma di ricerca e sviluppo per l’applicazione di nuove tecnologie nei campi della farmaceutica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero