Amore conteso: omicidio al Campus Uniclam, ma è simulazione

Amore conteso: omicidio al Campus Uniclam, ma è simulazione
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Ingresso principale della Folcara. Uno studente esplode un colpo ad un altro studente, che si accascia  a terra. All’esplosione del colpo si sono vissuti attimi di paura e  si è assistito ad un fuggi fuggi generale. Studenti in preda al panico, che pensavano di essere testimoni di un omicidio soprattutto all’arrivo della Polizia e dell’ambulanza. Ma, per fortuna, non era niente di tutto questo. Il colpo sparato a salve da una scacciacani non era altro che un omicidio simulato dagli studenti dell’associazione Primavera studentesca, partecipanti al Corso di Alta Formazione in Criminologia e Scena del Crimine, che si è concluso oggi presso l’Ateneo di Cassino e del Lazio Meridionale. Protagonisti dell’omicidio simulato i senatori di Uniclam Jacopo Spacagna, nella veste dell’assassino, e Riccardo Mancinelli in quello della vittima. Il movente: una donna contesa. In sintesi: gli studenti di Giurisprudenza partecipanti alle tre giornate di Corso, organizzato dall’Associazione e dall’Agenzia Formativa Afram, accreditata presso la Regione Lazio e presieduta dall’arpinate Pietro Iafrate, hanno deciso di passare dalla teoria alla pratica. Così, dopo aver acquisito nozioni su Diritto Penale, Processuale Penale, Psicologia, Psicanalisi, Criminologia, hanno applicato le conoscenze alla pratica  mettendo su una scena del crimine. “Abbiamo costruito la scena – riferisce Jacopo Spacagna -  insieme al docente  e criminologo Antonio Di Dio. Tutti erano all’oscuro di ciò che avremmo fatto. Le uniche persone informate erano la Polizia, nella persona del vice questore  Alessandro Tocco,  il personale dell’ambulanza della Misericordia di Roccasecca e il Magnifico rettore Giovanni Betta, il quale alla fine è intervenuto attivamente ai ‘rilievi’. E’ stata una simulazione in piena regola. Sulla scena del crimine. dopo lo sparo e con l’arrivo della Polizia, c’è stato fornito da parte del criminologo, con la strumentazione a disposizione, un approccio pratico”. Oggi, nella sede di via Zamosch, si è conclusa la nuova edizione del Corso gratuito, che ha rilasciato  ai numerosi partecipanti un attestato di partecipazione.

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Il Messaggero