Amazon sceglie Rieti, Frosinone dice addio a 150 milioni di euro di investimenti e 1200 posti di lavoro

Un polo logistico Amazon
Frosinone dice addio, e stavolta definitivamente, a 150 milioni di euro di investimento e 1.200 posti di lavoro. Il colosso delle vendite online Amazon, infatti, ieri ha...

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Frosinone dice addio, e stavolta definitivamente, a 150 milioni di euro di investimento e 1.200 posti di lavoro. Il colosso delle vendite online Amazon, infatti, ieri ha ufficializzato l’avvio della realizzazione di un nuovo centro di distribuzione a Passo Corese, provincia di Rieti, per «soddisfare la crescita della domanda in Italia».

Il nuovo polo logistico, che sarà il secondo Centro di Distribuzione di Amazon nel Paese, con una unità operativa da 60 mila metri quadri, inizierà l’attività nell’autunno del 2017.
In corsa, per ospitare il sito, c’era anche Frosinone, con l’area industriale a cavallo tra il capoluogo e Ferentino. Ma ora la corsa è terminata e la Ciociaria ne è uscita sconfitta.
L’annuncio è arrivato ieri direttamente da Roy Perticucci, Amazon Vice-President Operations Europe. «Sono convinto – ha detto, tra le altre cose - che da questo investimento trarrà vantaggio anche l’economia locale, con nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese di collaborare con uno dei più avanzati network logistici al mondo».
Subito sono arrivate le congratulazioni dalle istituzioni, a partire dal governatore Nicola Zingaretti che su Facebook ha scritto: «L’impegno della Regione per lo sviluppo segna un altro risultato». Anche il presidente di Unindustria Lazio Maurizio Stirpe ha affermato che si tratta di una «notizia di grande importanza per il sistema economico e per la ricaduta occupazionale che l’investimento comporterà per la nostra Regione, rendendola ancora più competitiva».
A Frosinone, insomma, resta l’amaro in bocca per l’occasione perduta.
Quella dell’apertura di un polo logistico Amazon nel capoluogo era una battaglia del Consorzio Asi di Frosinone e in particolare dell’ex presidente Giovanni Proia, poi ereditata da Francesco De Angelis. Era stato proprio il Consorzio Asi ad individuare e proporre un’ampia zona, situata nell’area industriale tra Frosinone e Ferentino, che presentava vantaggi innegabili, in primis legati alle infrastrutture.
«Purtroppo il rammarico è quello di essere entrati in partita troppo tardi – ha spiegato ieri De Angelis - Non appena mi sono insediato ho fatto di tutto per essere della partita. Abbiamo messo a disposizione tutti gli strumenti utili, di più non si poteva fare. Per usare una metafora calcistica, siamo entrati in partita quando si stava perdendo 2-0 a pochi minuti dalla fine, puoi sempre vincere 3-2 ma è molto difficile. Questo è il rammarico».

Ma le polemiche sono dietro l’angolo. «Il territorio ha perso l’ennesima battaglia, peraltro forse senza nemmeno combattere – ha detto il presidente del Consiglio provinciale Danilo Magliocchetti (FI) -. Sarà veramente stucchevole  ascoltare, da parte dei difensori ad oltranza di se stessi le solite scuse del tipo: “Amazon aveva già scelto Rieti”, oppure “loro hanno infrastrutture migliori” perché non è vero. La verità è che su questa vicenda abbiamo fallito tutti. È importante allora esaminare le cause di questa occasione persa: le condizioni logistiche migliori stavano tutte a Frosinone. Il fatto è che non siamo stati capaci né di farlo presente nelle sedi opportune, né di promuoverle adeguatamente. In estremi sintesi, non abbiamo fatto lobby territoriale. Proprio la totale mancanza di programmazione è, e sarà sempre, la madre di tutte le nostre sconfitte».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero