Thomas ucciso, si cerca la verità sull’alibi di Toson nello smartphone

Oggi l'incarico al Ris per gli accertamenti sul telefonino dell'unico indagato per l'omicidio di Alatri

Thomas ucciso, si cerca la verità sull’alibi di Toson nello smartphone
Oggi l'affidamento dell'incarico per esaminare il telefono cellulare di Mattia Toson, il ventiduenne indagato per concorso in omicidio nell'inchiesta sull'agguato...

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Oggi l'affidamento dell'incarico per esaminare il telefono cellulare di Mattia Toson, il ventiduenne indagato per concorso in omicidio nell'inchiesta sull'agguato che è costato la vita a Thomas Bricca. L'incarico verrà assegnato questa mattina, presso la Procura di Frosinone, ai carabinieri del Ris. L'indagato, attraverso i suoi legali (gli avvocati Angelo Testa e Umberto Pappadia) indicherà un proprio consulente per assistere all'accertamento tecnico irripetibile. Gli investigatori sono a caccia di altri elementi per fare chiarezza sulle anomalie riguardanti l'alibi fornito da Mattia Toson. Il giovane, ascoltato due giorni dopo l'omicidio dai carabinieri e successivamente in Procura come indagato, ha riferito che la sera del 30 gennaio, il giorno dell'agguato al Girone, si trovava ad una festa di compleanno in un agriturismo. All'appuntamento, però, Mattia Toson dopo le 21, circa quaranta minuti dopo l'agguato, avvenuto intorno alle 20.30. Un "buco" sul quale gli inquirenti riservano dei dubbi, anche perché alcuni testimoni hanno riferito che quella sera Mattia Toson sarebbe arrivato all'agriturismo turbato, bianco in volto, non certo con un umore da festa.

L'ESAME

L'esame del suo smartphone potrebbe quindi aiutare a fare chiare sul quel "buco" temporale. I messaggi scambiati dall'indagato nelle ore precedenti e successive al delitto saranno messe a confronto con l'alibi fornito dal giovane e le altre dichiarazioni rilasciate prima ai carabinieri, poi al procuratore Antonio Guerriero e al sostituto Rossella Ricca. L'interrogatorio durato sei ore non avrebbe chiarito tutti i dubbi dei magistrati.
Giovedì scorso, incontrando i genitori di Thomas, il procuratore Guerriero li ha rassicurati sul corso delle indagini: «Sto lavorando come se fosse stato miglio, l'inchiesta è in fase avanzata», ha detto il magistrato. Nel giro di breve si attendono sviluppi che possano consentire finalmente di assicurare gli assassini di Thomas alla giustizia.
 

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Il Messaggero