Aggressione a infermiera e passanti, poi il tentativo di rubare l'ambulanza e ora il processo

Aggressione a infermiera e passanti, poi il tentativo di rubare l'ambulanza e ora il processo
Prima chiede l'intervento dell'ambulanza perché aveva dolori forti al petto, e poi una volta sul mezzo comincia a prendere a pugni l'infermiera di turno....

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Prima chiede l'intervento dell'ambulanza perché aveva dolori forti al petto, e poi una volta sul mezzo comincia a prendere a pugni l'infermiera di turno. L'episodio che ha fatto temere la tragedia si è consumato nel dicembre del 2020 lungo la via Prenestina a Roma. All'epoca si trattava di un periodo molto difficile in quanto l'Italia intera stava combattendo con la pandemia da Covid. In quei mesi così concitati il personale ospedaliero lavorava senza sosta anche 24 ore al giorno. Così quando W.E frusinate di 31 anni aveva chiesto l'intervento del mezzo sanitario perché aveva il respiro affannoso e dolori lancinanti al torace, è scattata subito la macchina dei soccorsi. Ogni paziente che veniva ricoverato con questi sintomi veniva immediatamente sottoposto a tampone proprio per scongiurare il propagarsi della malattia. Invece l'intenzione del 31enne con problemi di tossicodipendenza era quello di portarsi via l'ambulanza. Tant'è che dopo aver aggredito l'infermiera ha cercato subito dopo, di impossessarsi delle chiavi. L'intento dell'uomo era quello di allontanarsi con il mezzo sanitario lasciando a piedi tutta l'equipe medica. Fortunatamente però, uno degli operatori, intuendo quello che voleva fare è riuscito a nascondere le chiavi ed a gettarle via prima che potesse accadere l'irreparabile.

LE MINACCE

Ma il ciociaro che con tutta probabilità si trovava "in trasferta" nella capitale per poter acquistare qualche dose di stupefacente, non si è dato per vinto. Infatti quando ha visto che l'azione era fallita, proprio ad un incrocio dove le macchine sono costrette a rallentare ha aperto lo sportello di una vettura e dietro minaccia di morte ha fatto scendere dalla macchina una coppia di coniugi dicendo loro che dovevano assolutamente dargli l'auto altrimenti li avrebbe ammazzati: l'automobilista si era ribellato era stato preso a pugni e calci su tutto il corpo. Identica sorte era toccata alla moglie che aveva tentato di difendere il marito come aveva potuto. A seguito di tali fatti l'uomo era stato identificato ed arrestato per il reato di tentata rapina e lesioni con l'aggravante di aver perpetrato il reato con una persona di età superiore a 65 anni. Trasportato presso il carcere di Frosinone. Il detenuto che è rappresentato dall'avvocato Roberto Capobianco, dovrà comparire davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Roma per competenza il prossimo 7 novembre.

Marina Mingarelli
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Il Messaggero