Agenti e militari, le liste dei candidati in divisa per ottenere l'aspettativa

Agenti e militari, le liste dei candidati in divisa per ottenere l'aspettativa
Vorrebbero porre fine ai privilegi politici, almeno così recita il nome di una delle loro liste che va per la maggiore, ma ai loro, di privilegi, non vogliono rinunciare. E...

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Vorrebbero porre fine ai privilegi politici, almeno così recita il nome di una delle loro liste che va per la maggiore, ma ai loro, di privilegi, non vogliono rinunciare. E se possono farlo, guarda un po’, è proprio grazie alla politica. Guai però a tacciarli di incoerenza. Se c’è una cosa che li contraddistingue sono la caparbietà e la sistematicità con cui perseguono il loro obiettivo. Quale? I maligni sostengono l’aspettativa per la campagna elettorale.

Sta di fatto che non c’è tornata in cui non siano presenti per correre, si fa per dire, alla conquista di Comuni e consigli comunali. Alla fine, quasi sempre, non prendono mai un voto, nemmeno per sbaglio, ma questo conta poco. Peccano un po’ di immaginazione. I nomi delle loro liste sono sempre gli stessi nella stragrande maggioranza dei casi: “Progetto popolare” oppure “Basta privilegi politici”. In quest’ultima tornata elettorale, in provincia di Frosinone, li troviamo a Castelnuovo Parano e San Biagio Saracinisco. Il primo, 885 abitanti, ha 6 candidati a sindaco, come a Frosinone. Il secondo, 365 anime, ha 5 aspiranti primi cittadini. In entrambi casi, nemmeno a dirlo, compaiono con i loro nomi di battaglia: “Progetto Popolare” e “Basta privilegi politici”.
Ma di liste così ce ne sono a iosa nei piccoli paesini del Molise, del Lazio, della Campania. I loro programmi, di anno in anno, sono sempre gli stessi. Spiccicati proprio, compresa l’inclinazione della fotocopia in versione Pdf. Cambia soltanto la firma in calce del candidato a sindaco di turno, la data e il Comune. Dettagli.
CANDIDATI IN DIVISA
A parte il nome, i programmi in dotazione come le armi di servizio, le fotocopie sbilenche e i paesini di poche anime, il vero denominatore comune è un altro: la maggior parte dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri quasi sempre è un esponente delle forze dell’ordine. Poliziotti, finanzieri, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria, artiglieri. Quasi mai risiedono nei paesi in cui si candidano. Tutt’al più nella provincia o nei territori contigui. L’unica accortezza è quella di non candidarsi nelle circoscrizioni elettorali in cui prestano servizio. Per il resto, la legge è legge. E chi meglio di loro, in quanto esponenti delle forze dell’ordine, la conosce... la legge. Che in questo caso consente ai candidati, a sindaco e al Consiglio comunale, di godere di un’aspettativa per tutta la durata della campagna elettorale. Un mesetto. Al numero 8 il programma della lista “Basta privilegi politici” recita, in maiuscolo: “Rinuncia da parte degli amministratori eletti dei compensi spettanti”. In attesa di essere eletti, l’aspettativa da candidati è retribuita.
POKER DI CANDIDATURE

Ogni anno, complice anche la bella stagione in cui cadono le elezioni, l’appuntamento è fisso. Inevitabile imbattersi in storie curiose. Come quella di Emiliano Marsella, di Rocca D’Evandro, candidato a sindaco a San Biagio Saracinisco con la lista “Basta privilegi politici”. Sono quattro anni di fila che prova a fare il salto in politica. Il risultato è stato sempre lo stesso: zero voti. Nel 2014 si è candidato a sindaco nel Comune di Castelverrino, provincia di Isernia, 111 abitanti. Nel 2015 in quello di Sant’Angelo del Pesco, provincia di Isernia, 366 abitanti. L’anno scorso è stata la volta di Conca Casale, sempre provincia di Isernia, 195 abitanti. Lo abbiamo contattato telefonicamente, ma Marsella è stato categorico: «Non rilascio interviste». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero