Rispunta l'aeroporto di Frosinone, ma il progetto "vola" soltanto sul web. Tra mille misteri

Toh, chi si rivede. Giusto il tempo di metabolizzare l’annuncio dell’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione di una stazione dell’alta...

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Toh, chi si rivede. Giusto il tempo di metabolizzare l’annuncio dell’avvio di uno studio di fattibilità per la realizzazione di una stazione dell’alta velocità, che ne è arrivato un altro ancora più clamoroso: la "resurrezione" del  progetto dell'aeroporto tra Frosinone e Ferentino. Ma se il primo ha avuto tutti i crismi dell’istituzionalità, quest’altro per ora consiste in un profilo Facebook e un sito web dietro cui ancora non si è capito chi ci sia.


Un fake? Un’operazione di marketing? Un'esca pubblicitaria? I promotori della campagna di comunicazione assicurano di no, anche se al momento gli stessi non hanno un nome e non si sa bene chi siano. Ma partiamo dall'inizio.
 
Nei giorni scorsi su Facebook ha cominciato a circolare il post di una pagina  chiamata Aeroporto Roma-Frosinone che annunciava la presentazione di un rendering, definito "ufficiale" (?), del progetto di uno scalo aeroportuale ciociaro. In realtà la pagina Facebook circolava da qualche tempo essendo stata realizzata nel dicembre del 2019, ma il lancio social, sebbene l'altisonanza dell'annuncio,  non aveva avuto tutta questa fortuna. Nei giorni scorsi, però, per quegli incomprensibili meccanismi degli algoritmi, ci siamo trovati di fronte ad uno degli ultimi post che assicurava che i lavori del progetto andavano avanti e nel frattempo era stato creato anche un sito web.




Siamo andati a visitarlo per capire di più, ma di informazioni non ne abbiamo trovate tante altre. Immagini accattivanti, qualche numero sul mirabolante progetto («Un unico terminal passeggeri che contiene le aree partenze e arrivi, costituito da una sala principale con alcuni negozi e servizi, oltre a 30 banchi check-in e 18 Gate, dai quali è possibile imbarcarsi a piedi o in autobus»), l'immancabile elenco sulle potenzialità dello scalo frusinate (il congestionamento del traffico aereo sugli scali romani, l'autostrada, la ferrovia, l'annunciata stazione Tav), ma nessuna indicazione su chi ci sia dietro il progetto.
 
L'unica traccia di contatto che si trova è un indirizzo email a cui scrivere per chiedere informazioni sul presunto progetto. Poi, in fondo alla pagina, il nome della società titolare del sito web, la "My Take It srl", con sede a Roma, una società che si occupa di booking alberghiero on line. C'è un numero di cellulare, chiamiamo ma parte la segreteria che ci avverte che verremmo contattati entro le prossime 24 ore.
 
Così succede. Il mattino seguente riceviamo la telefonata e noi chiariamo subito il motivo del nostro interesse. L'interlocutore non si presenta e non lo farà nel corso di tutta la chiacchierata. Parla a nome della società, la "My Take it srl", quella che si occupa di booking alberghiero online, una delle tante che sono dietro il progetto. Sarebbero una trentina, stando a quello che dice l'interlocutore senza nome, gli imprenditori che per ora hanno manifestato interesse a investire nel progetto. «Provengono dal campo dell'edilizia, del calcestruzzi, delle telecomunicazioni. Ognuno ci metterebbe il proprio know how».
 
Ah, bene, ma dove sta il progetto? L'interlocutore senza nome ci spiega che sono state riprese le carte di quello vecchio: «Tra un paio di settimane sarà definito il tutto». L'area interessata, tra Ferentino e Frosinone, è la stessa.
 
Il  progetto vecchio, dice l'interlocutore senza nome,  era valido ma non sarebbe andato a buon fine per motivi politici.
 
«Se vuole però, possiamo concordare un'intervista: lei mi manda le domande via mail e non le rispondiamo», aggiunge l'interlocutore senza nome. Ma "noi" chi? Chi eventualmente si andrebbe a intervistare? Mistero. Facciamo notare che a noi sembra per ora soltanto una operazione comunicativa. Chiediamo se non si tratti di qualche trappolone pubblicitario o di un modo per acquisire dati.

Perché mai una società di booking online dovrebbe occuparsi del progetto di un albergo? «Il turismo è uno dei settori di riferimento. E poi perché mai avremmo dovuto mettere in piedi tutta questa cosa», risponde l'interlocutore senza nome. Che cosa avete messo su? Un sito Internet e un profilo Facebook con qualche video? «No vabbe', le cose non stanno così. Stiamo parlando con le istituzioni da un po' di tempo», risponde l'interlocutore senza nome. Quali istituzioni? «No, non gliele dico, perché si sa come fate voi giornalisti, poi si creano casini. Però ripeto se vuole possiamo concordare un'intervista, le mi manda le domande via mail e non le rispondiamo senza problemi».
 

Ma intervista a chi e soprattutto su che cosa, ribattiamo ancora una volta prima di terminare la chiamata.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero