A Cassino anche morire diventa un lusso, aumenti choc al cimitero

A Cassino anche morire diventa un lusso, aumenti choc al cimitero
Per la sepoltura dei propri cari al cimitero comunale di Cassino si...

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Per la sepoltura dei propri cari al cimitero comunale di Cassino si è raggiunto un record nazionale. Un aumento delle tariffe del 900 per cento. A causa del dissesto finanziario dichiarato quasi un anno fa dalla giunta D'Alessandro il commissario straordinario il prefetto Benedetto Basile, che sta gestendo l'Amministrazione fino alle nuove elezioni, in applicazione della legge sul dissesto, si è visto costretto ad aumentare al massimo tutte le tasse locali tra cui quella per le tumulazioni delle bare. Le nuove tariffe si sono decuplicate. La tumulazione ordinaria a parete passa da 51,50 euro a 460 euro, quella a fornetto da 37 euro a 340, quella a terra da 37 a 540 euro. Tanto che l'ex assessore alle finanze Enzo Salera dell'amministrazione Petrarcone ha chiesto un incontro con il commissario per esaminare la possibilità di rivedere le tariffe soprattutto per le fasce più deboli della città. «Man mano che arriveranno le bollette delle altre tasse osserva Salera i cittadini si accorgeranno delle gravi conseguenze del dissesto». Inoltre per la carenza di loculi il sub commissario Pierino Malandrucco ha pubblicato un avviso pubblico invitando un centinaio di cittadini, a causa della condizione emergenziale, all'estumulazione delle salme essendo passati 50 anni dalla data di sepoltura. Nell'avviso si ricorda: «Le concessioni a tempo determinato di durata eventualmente eccedente i 99 anni possono essere revocate quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione ove si verifichi un grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno». Quindi le concessioni in uso di loculi presso il cimitero san Bartolomeo rilasciate anteriormente al 1975, per le quali siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell'ultimo defunto, sono revocate. E perciò decorso il termine di 90 giorni in assenza di comunicazioni da parte dei titolari delle concessioni o comunque degli eredi delle stesse, si procederà all'estumulazione d'ufficio e al deposito nell'ossario comune dei resti mortali. Questa situazione deriva, soprattutto, dal ritardo dei lavori per l'ampliamento del cimitero dove sono previsti 700 nuovi loculi, gran parte già pagati tre anni fa. I lavori vennero bloccati l'estate scorsa per irregolarità urbanistiche.
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Il Messaggero