FAKE: «1,4 milioni di rifugiati aspettano il biglietto per la Germania»

Il post su Facebook di Afd, Alternative für Deutschland
In campagna elettorale la ricerca del consenso porta partiti e candidati a esagerare, e la corsa verso le elezioni europee non fa eccezione. Anche nei “freddi” paesi...

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In campagna elettorale la ricerca del consenso porta partiti e candidati a esagerare, e la corsa verso le elezioni europee non fa eccezione. Anche nei “freddi” paesi del Nord, che immaginiamo rigidi e rigorosi. Specialmente sui numeri, come invece nono lo è stato il partito di estrema destra tedesco Afd, Alternative für Deutschland, che ha lanciato una bufala cavalcando la paura per l’immigrazione. In un post su Facebook lo scorso 7 maggio, Afd ha scritto: “1,4 milioni di richiedenti asilo stanno aspettando il loro biglietto per la Germania. E dobbiamo pagare per questo?”, paventando quindi anche che il governo di Angela Merkel stia per imporre una “tassa sull’integrazione”. Come appurato da FactcheckEu, progetto che coinvolge 19 organizzazioni di fact-checking da 13 diversi paesi dell’Ue, tra cui Pagella Politica, il partito guidato da Alice Elisabeth Weidel afferma il falso. Il post di Afd fa riferimento, linkandolo, al nuovo programma di accoglienza denominato “NesT – New Start as a Team”, messo a punto insieme da Ministero dell’Interno della Repubblica federale, Ufficio federale rifugiati, Commissione federale per migranti e rifugiati e Alto commissariato Onu per i rifugiati. Il Ministero dell’Interno tedesco ha spiegato che si tratta di un supplemento degli accordi già in vigore e che la Germania accetta rifugiati secondo queste disposizioni dal 2012: 300 in ognuno dei primi tre anni e 500 “posti disponibili” per ogni anno dal 2015.


Inoltre, secondo l’Alto commissariato Onu, la Germania ha annunciato che si prenderà in carico di 10,200 rifugiati “vulnerabili” (donne incinte, malati, bambini) nel 2018 e nel 2019 nell’ambito di un altro accordo di ricollocamento europeo che riguarderà complessivamente 50.000 rifugiati o richiedenti asilo “vulnerabili”. Ma la bufala dell’Afd non riguarda solo i numeri. Falso infatti è anche che la Merkel voglia imporre una tassa sull’integrazione. In base al programma, a ognuno dei rifugiati saranno assegnati dei “mentori”, scelti tra i cittadini tedeschi, che li accompagneranno nel processo integrazione pagando anche alcune spese basilari per loro. Al contrario di quanto sostiene Afd però, come ha spiegato il Ministero dell’Interno del Governo tedesco, non c’è nessuna tassa, perché i cittadini faranno parte del programma su base esclusivamente volontaria. 

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Il Messaggero