Da metà novembre rimbalzano sui social immagini taroccate sulle proteste del movimento dei gilet gialli o giubbotti gialli (in francese mouvement des gilets jaunes) che ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una seconda immagine è iniziata a rimbalzare sui siti, falsa pure quella. «Una ghigliottina per un’altra occasione», era il senso della foto. Lo scatto mostra una ghigliottina equipaggiata da persone che indossano giubbotti gialli. Una pagina Facebook in italiano ha aggiunto questo testo alla foto: «...la speranza sta arrivando in Europa», e, in basso: «Starter pack». Attorno alla ghigliottina c’è un nastro giallo brillante abbinato al colore dei giubbotti. Una ricerca di immagini al contrario rivela che questa è una vecchia foto che è stata ritoccata. Come hanno sottolineato i fact-checker di Afp Factuel, la fotografia originale risale al gennaio 2018 e mostra una protesta organizzata da un’unione francese per denunciare simbolicamente i tagli al bilancio della cultura. I giubbotti gialli sono stati aggiunti in modo digitale alle persone nella foto e il nastro, che in origine era rosso, è stato cambiato in giallo.
A girare c’è anche un video particolarmente popolare condiviso più di 7.600 volte sulla pagina Facebook in lingua araba per la stazione televisiva satellitare algerina El Djazairia One. La didascalia recita: «Il parlamento francese è stato chiuso dai cittadini con blocchi di cemento». Tuttavia, entrambe le ali del parlamento francese - il Senato e l’Assemblea nazionale - sono ospitate in edifici molto più grandi di quello che compare nel filmato. Quindi cosa mostra davvero questo video? C’è un indizio nella foto: un cartello sul cancello dice “Nouvelle Aquitaine”, che è una regione nel sud-ovest della Francia. Quindi, con Google su alcune parole chiave in francese come “Nouvelle Aquitaine”, “gilets jaunes” (“yellow vests”) e “mur” (“wall”), bastano pochi minuti per trovare un articolo recente di un Canale TV locale che mostra la stessa scena, davanti allo stesso cancello. Si scopre così che i manifestanti ripresi facevano effettivamente parte del movimento dei gilet gialli, ma questa scena non si è svolta negli edifici del Parlamento francese a Parigi; è successo nell’edificio del consiglio regionale a Limoges, una città di provincia nella regione appunto della Nouvelle Aquitania. Secondo i giornalisti locali, circa 24.000 manifestanti hanno preso parte alle proteste di Limoges il 24 novembre, e alcuni di loro sono riusciti a costruire un muretto che bloccava l’ingresso principale del consiglio regionale. Insomma la fantasia a volte supera la realtà.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero