FAKE: Salvini: «In Europa arriva carne agli ormoni»

Il ministro dell’INterno Matteo Salvini alle prese con una grigliata
Non si sommano le mele con le pere, insegnano ai bambini le maestre delle elementari. Il consiglio, forse perché tradito dall’enfasi della propaganda elettorale, non...

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Non si sommano le mele con le pere, insegnano ai bambini le maestre delle elementari. Il consiglio, forse perché tradito dall’enfasi della propaganda elettorale, non è stato seguito e questo è costato uno scivolone al ministro dell’Interno Matteo Salvini. Lo scorso 21 maggio, a Uno Mattina su Rai Uno, parlando della tutela del made in Italy ha messo insieme “l’olio tunisino, il grano canadese, le arance marocchine, la carne agli ormoni, il riso dalla Cambogia", tutti accomunati dall’essere prodotti che “ci arrivano” in Europa. Salvini, come ha rilevato Pagella Politica, però sbaglia: mentre gli altri prodotti effettivamente arrivano in Europa, l’Ue impedisce  l’arrivo di carne proveniente da allevamenti dove si usano gli ormoni, ingaggiando anche una vera e propria disputa  ventennale con Usa e Canada, che avevano reagito imponendo dazi sulle esportazioni dei paesi dell’Unione verso il Nord America. Nel 2012, scrive Pagella Politica, si è trovata una soluzione che ha permesso di eliminare le sanzioni verso la Ue, aumentando le quantità di carne bovina di alta qualità, quindi senza ormoni – che Usa e Canada possono esportare in Europa senza dazi.


E il divieto di importare carne con ormoni è destinato a rimanere anche in futuro, come ha spiegato il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan, che in seguito alla battaglia dei dazi avviata dal presidente Trump  ha chiesto al Consiglio il mandato per trattare una revisione dell’accordo commerciale sulla carne bovina con gli Usa. “Verranno interessati - ha detto - solo prodotti che rispettano gli elevati standard europei di sicurezza e salute, in questo caso solo carne bovina non trattata con gli ormoni". Anche per gli altri prodotti citati da Salvini, comunque, l’impatto sulle nostre importazioni è relativo. Per quanto riguarda l’olio d’oliva, l’Italia produce il triplo dell’olio che la Tunisia esporta senza dazi nell’intera Ue. In merito al grano, invece, le importazioni dal Canada pesano per il 12% sul totale delle importazioni in Italia, meno dunque di paesi come Ungheria (15%) e Francia (14%). Infine le arance. Dal Marocco ne arriva il 12% di tutte quelle importate nell’intera Unione europea. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero